Bilanci 2019

Il Pd tira le somme: “da noi tante proposte, ma questo governo vivacchia e non ha alcuna visione del futuro”

Duro giudizio dei consiglieri Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla sull’operato dell’esecutivo Toma. Per i due democratici l’attività è “finora è stata un flop suggellata anche dalla sfiducia dei molisani” ma si dicono preoccupati dalla completa assenza di “strategie di sviluppo per gli anni prossimi”

Per il Partito Democratico del Molise quello trascorso in consiglio regionale è stato un anno durante il quale “abbiamo lavorato tentando di seguire piattaforma valoriale che da sempre caratterizza il nostro operato” come hanno riferito in conferenza stampa i consiglieri Micaela Fanelli e Vittorino Facciolla.

Tante le proposte targate “pd”, pressoché assenti le risposte del governo regionale. Ma a preoccupare “è soprattutto l’assenza di strategie utili per il futuro”. “Noi ce l’abbiamo messa tutta e continueremo a farlo – abbiamo presentato 66 proposte che vanno dalle riforme sul lavoro alla parte sullo sviluppo di cui ci siamo  concentrati, alle questioni che riguardano il sociale, o proposte di legge come quelle  sulla cultura. In queste ore, fra l’altro, presentiamo una proposta di legge sui diritti delle minoranze anche di orientamento sessuale diverso dal nostro perché tante sono le denunce che ci sono pervenute su atti di discriminazione che accadono anche qui in Molise. Insomma, lavoriamo ad un’ottica di strategia  che porti il Molise in uno scenario più ampio e ovviamente a carattere europeo”.

Fanelli e Facciolla denunciano il “ritardo nella programmazione europea e mentre tutte le regioni italiano marciano in questo senso a passo veloce, il Molise resta indietro”.

Il senso che partito democratico dà al bilancio di fine anno non è soltanto di critica ma anche di programmazione perché “ci chiediamo cosa bisogna fare per il futuro” visto che c’è un’assenza “di strategie di sviluppo che ci preoccupa” causato da “una giunta inesistente”.

L’unica impennata registrata dal partito democratico è quindi quella “della sfiducia dei molisani”.

“La minoranza è diventata maggioranza – aggiunge Facciolla – , l’unico atto che la giunta ha portato in consiglio relativo al piano dei trasporti ha registrato una clamorosa bocciatura non solo dalla minoranza ma dalla maggioranza stessa. E questo lascia insoddisfatto chi osserva e chi opera”.

Per i due consiglieri il giudizio sull’ operato del Governo Toma è negativo sotto tutti i punti di vista e per tutte le categorie sociali. Ma “anche la Corte dei conti dice che siamo in ritardo con i conti e che soprattutto non sappiamo tenerli in ordine”.

In sostanza il giudizio finale è di “assoluto flop dell’esecutivo”.

Lamentano una chiusura netta del consiglio regionale “anche rispetto alle richieste di accesso agli atti. Quando è necessario cercare di capire un’azione, come per esempio nel caso del Cis sul quale vorremo capire cosa è successo sui punteggi dei comuni ammessi e non, bene a tutt’oggi  non abbiamo ancora gli atti. Non c’è alcun preconcetto da parte nostra ma facciamo ciò che una minoranza deve fare: proporre e controllare”.

L’ultima riflessione, quella più preoccupante: l’assenza di visione strategica, un’ invincibile carenza che “destabilizza ancora di più le prospettive del Molise e dei molisani”.