Il focus dell'istat

Molise, nel 2018 incidenti stradali in calo e con meno vittime. Male la Trignina

Nella nostra regione gli incidenti stradali nel 2018 sono diminuiti rispetto all'anno precedente. L’Istat rileva come siano inferiori rispetto al 2017 anche gli indici di mortalità e di gravità degli incidenti avvenuti in Molise. La situazione più critica è lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia. La Trignina la strada più pericolosa di tutte

Il 2018 sulle strade molisane è stato un anno migliore del precedente. Sono diminuiti infatti gli incidenti stradali (-32) così come i feriti (-36) e le vittime della strada (-12). A certificarlo è l’Istat nel suo consueto Focus annuale sugli incidenti stradali.

Scopriamo così che nell’anno precedente si sono verificati nella nostra regione 478 incidenti stradali che hanno causato la morte di 15 persone e il ferimento di altre 731. La situazione peggiore nella provincia di Campobasso che ha registrato 340 incidenti, 11 morti e 527 feriti mentre in quella di Isernia gli incidenti sono stati 138 e hanno causato 4 morti e 204 feriti. Dati che rattristano ma che vanno letti positivamente alla luce del raffronto col 2017, rispetto al quale sono diminuiti, così come nel resto del Paese.

I Programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, per i decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a conseguire il dimezzamento dei morti per incidente stradale con una particolare attenzione, nel decennio in corso, agli utenti vulnerabili.

Se nella regione nella prima decade del nuovo millennio (anni 2001-2010) le vittime della strada si sono ridotte del 24,3%, molto meno della media nazionale (-42%), nel periodo 2010-2018 le cose sono andate molto meglio: in Molise c’è stato il 46,4% di vittime in meno – che si sono dunque quasi dimezzate – mentre in Italia il calo è stato più contenuto (-19%). Inoltre, sempre fra il 2010 e 2018, l’indice di mortalità sul territorio regionale è diminuito passando da 4,3 a 3,1 deceduti ogni 100 incidenti.

Altro dato piuttosto positivo, quello relativo all’incidenza di sinistri che hanno coinvolto utenti vulnerabili per età. Parliamo di bambini, giovani e anziani che hanno perso la vita, nel 2018, in un incidente stradale: in Molise l’incidenza è inferiore alla media nazionale (33,3% contro 45,3%).

Ad essere vulnerabili sono anche i conducenti o passeggeri dei veicoli a due ruote e i pedoni che, in genere, hanno la peggio negli scontri con gli altri mezzi. Farà piacere sapere che sul totale dei deceduti il loro peso relativo in Molise è inferiore nel 2018 a quello nazionale (33,4% contro 48,8%) e che, rispetto al 2010, si è azzerato il numero dei pedoni deceduti in Molise mentre nel resto del Paese l’incidenza è aumentata.

L’Istat rileva come siano diminuiti l’indice di mortalità e quello di gravità degli incidenti che si sono registrati in Molise. La situazione più critica è lungo la costa e nei comuni capoluogo di provincia dove l’incidentalità rimane alta. Sia a Campobasso che ad Isernia si azzera però l’indice di mortalità. La strada più pericolosa di tutte? La Strada Statale 650 Fondo Valle del Trigno.

 

La cronaca racconta spesso di gravissimi incidenti sulle arterie molisane, dagli esiti spesso fatali. Ciò che non si racconta, invece, sono gli altissimi costi sociali che gli incidenti stradali provocano. Al dolore immane di familiari e amici che perdono un caro a causa di un incidente vanno aggiunti – sebbene possa sembrare ‘venale’ – anche gli oneri economici che, a diverso titolo, gravano sulla collettività. Costi assicurativi e sanitari, ad esempio. L’Istat ha stimato che nel 2018 il costo dell’incidentalità con danni alle persone sia di oltre 17 miliardi di euro per l’intero territorio nazionale (283,1 euro pro capite). In Molise però è notevolmente inferiore: oltre 58 milioni di euro (188,5 euro pro capite). Raffrontando questo dato con quello delle altre regioni, vien fuori che il Molise incide per lo 0,3% sul totale nazionale.

Nel 2018 il maggior numero di incidenti (263, il 55% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 1 morto (6,7% del totale) e 369 feriti (50,5%). Rispetto all’anno precedente, però, abbiamo 35 sinistri in meno in ambito urbano e 3 incidenti in più sulle autostrade mentre restano invariati sulle strade extraurbane. Gli incidenti più gravi avvengono sulle autostrade.

Contrariamente agli anni precedenti, nel 2018 non si è avuta una concentrazione di incidenti più elevata nel periodo primaverile ed estivo, quello in cui vacanzieri e traffico aumentano sensibilmente e, con essi, anche gli incidenti. Tra maggio e settembre, infatti, si contano 219 incidenti (il 45,8% di quelli avvenuti durante l’anno) in cui hanno subito lesioni 334 persone (45,7%) e 8 sono decedute (53,3%). Oltre il 75% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20 e l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra le 13 e le 14 e tra le 17 e le 18, con valori di molto superiori alla media giornaliera. Il venerdì e il sabato notte si concentra il 37,9% degli incidenti notturni e il 34,9% dei feriti.

In Molise il 36,8% degli incidenti stradali è concentrato nei poli urbani che nella nostra regione sono Campobasso, Isernia e Venafro. Considerando anche le aree che comprendono i comuni più prossimi ai poli, si arriva al 47,9% del totale. La situazione è critica nei comuni delle aree interne, dove gli incidenti rappresentano più della metà del totale regionale e la gravità  è maggiore.

L’Istat infine rileva come la maggior parte degli incidenti stradali avvenga tra due o più veicoli. La tipologia di incidente più diffusa è lo scontro frontale-laterale seguita dal tamponamento. I comportamenti errati sotto accusa sono probabilmente noti ma è bene ricordarli: la guida distratta, la velocità troppo elevata e il mancato rispetto delle regole di precedenza o del semaforo.