Fidapa di termoli

La violenza anche contro i simboli, divelta la targa sulla panchina rossa. “Oggi ce ne riappropriamo”

La scoperta risale alla sera precedente alla Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre. Oggi la ri-apposizione della targa sulla panchina rossa inaugurata un anno fa su iniziatiava della Fidapa di Termoli

Defraudata della sua targa: questa la triste sorte toccata alla panchina rossa in piazza Vittorio Veneto a Termoli. Se ne sono accorte proprio la sera precedente alla Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, giorno in cui è andato in scena un singolare flash mob che ha preso il via proprio da quella panca: una sorpresa amara per le socie della Fidapa che proprio un anno orsono avevano inaugurato quel simbolo.

Un’azione vandalica, insensata per giunta dato il valore economico quasi nullo di una targhetta in plexigras. Quella panchina rossa era stata voluta proprio dalla Fidapa, in prima linea nella battaglia culturale e sociale contro il brutale fenomeno di cui le cronache quotidianamente parlano (c’è una vittima ogni 15 minuti in Italia), ed era stata inaugurata il 25 novembre 2018 alla presenza di rappresentanti istituzionali del Comune e del personale del Centro Antiviolenza.

Un anno dopo qualcuno ha pensato di vandalizzarla, senza un’apparente spiegazione. Sono già due i casi che registriamo nei nostri territori all’indomani del 25 novembre 2019. Di ieri la notizia della scritta che ha deturpato la panchina rossa di Mafalda a poche ore dalla sua installazione e dalle annesse celebrazioni.

Sorte simile a Termoli. Oggi, 29 novembre, le donne della Fidapa hanno deciso però di riappropriarsi di quella panchina riapponendo la targa sottratta da vandali, rimasti ignoti. La presidente del circolo termolese della Fidapa, Angela Rusciano, per l’occasione ha voluto intorno a sé le socie dell’associazione per veicolare una riflessione su quanto successo. Presente anche l’assessore comunale al Sociale Silvana Ciciola, che si è detta “contenta di essere qui oggi per ‘riprenderci’ questa panchina”.

L’azione compiuta resta una macchia nera per la città, un empio gesto che, sommato ai tanti altri atti vandalici, porta ad un’amara riflessione. In piazza Monumento, affollata di tanti giovani che proprio oggi manifestano per il clima e per il diritto ad un ambiente migliore, la presidente Rusciano ha voluto esordire rivolgendo un monito proprio a loro. Il suo invito è stato a rispettare e a tutelare anche il patrimonio pubblico, che in fin dei conti può essere uno specchio del rispetto per le persone, per ogni persona. “Solo con il rispetto reciproco potremo avere una generazione futura libera da ignoranza, pregiudizi e soprusi”.

La numero uno della Fidapa si è soffermata sull’importanza di una rivoluzione culturale che deve vedere protagonisti soprattutto gli uomini. “Non è un caso se la Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio abbia discusso di rieducazione dell’uomo violento”. Ed è in linea con questo indirizzo che la Fidapa nazionale – e a cascata anche quella di Termoli – ha deciso di fare una campagna di sensibilizzazione la cui locandina riporta il braccio di un uomo e quello di una donna l’uno accanto all’altro. Perché è ormai chiaro che questa è una battaglia di tutti e che si può vincere solo se si combatte insieme.

Accanto ad Angela Rusciano anche Nuccia Spadaro, presidente fino a qualche mese fa e che si spese in prima persona per avere quella panca rossa nel centro cittadino. Il percorso della Fidapa contro la violenza prosegue con iniziative di sensibilizzazione e interventi per l’educazione al rispetto tra i sessi. “Il nostro impegno non è solo il 25 novembre ma tutto l’anno”. Dello stesso avviso l’assessore Ciciola: “Le donne i segni della violenza li portano tutti i giorni. E noi dobbiamo lavorare tutti i giorni per combattere questa piaga”.

Questo piccolo ‘stop’ non ferma dunque le donne Fidapa. “Noi siamo leonesse, siamo tenaci e andiamo avanti”.

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