Campobasso

Inaugurata in Municipio la zona comfort per l’allattamento e il cambio del pannolino

L’hanno definita il ‘baby pitt stop’. In pratica è un’area in cui le mamme possono provvedere al cambio del pannolino o ad allattare il proprio piccolo. Un ambiente protetto al centro della città, insomma, dal momento che si trova all’interno del Municipio, la casa dei cittadini per eccellenza. Un servizio in più per i neo genitori.

Ieri pomeriggio (20 novembre) l’inaugurazione al piano terra di Palazzo San Giorgio nell’ambito delle iniziative promosse in occasione del trentennale della “Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e della Adolescenza”.

Presente all’appuntamento oltre ad Elvira Battista, presidente Unicef Molise, anche l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Campobasso, Luca Praitano, che all’unisono hanno sottolineato come iniziative di questo genere siano un modo concreto per venire incontro alle esigenze quotidiane delle famiglie e delle nuove generazioni, rappresentando un segnale di attenzione nei confronti dei diritti dei più piccoli.

“Come Comune di Campobasso, – ha dichiarato l’assessore Praitano – oltre ad accogliere con favore questa proposta dell’Unicef rendendola concretizzabile logisticamente, abbiamo voluto sottolineare l’importanza non solo simbolica dei 30 anni dall’approvazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (CRC), esponendo per tutta la settimana, sulla facciata del palazzo comunale lo striscione dell’Unicef, per chiedere che per ogni bambino, bambina e adolescente ogni diritto sia garantito e realizzato. La Convenzione – ha poi precisato Praitano – è stata ratificata da 196 paesi e l’Italia l’ha recepita nel proprio ordinamento giuridico nel maggio 1991. Ad essa si affiancano tre Protocolli opzionali concernenti rispettivamente la vendita di bambini la prostituzione minorile e la pornografia riguardante i minorenni; il coinvolgimento dei bambini nei conflitti armati; le procedure di reclamo; eppure, nonostante ciò la Convenzione non è ancora pienamente attuata, conosciuta e capita e a noi come amministratori compete anche, giustamente, questo onere.”

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