La terra trema

Fortissimo terremoto in Albania, in Molise gente svegliata nel cuore della notte. Attivate iniziative di aiuto

Il sisma di magnitudo 6.5 ha provocato morti e centinaia di feriti e disperi non lontano da Durazzo, dove ci sono stati crolli. In Italia è stato avvertito sulla costa adriatica e persino in Campania e Basilicata. Attivate le prime raccolte fondi anche sul nostro territorio. A Portocannone il sindaco Caporicci avvia una iniziativa di aiuti immediata. L'area colpita dal sisma interessa anche la zona a valle di Kruja, Comune gemellato con Portocannone.

Un forte terremoto si è verificato questa notte alle 3,54 in Albania, sulla costa settentrionale non lontano dalla città di Durazzo. Si è trattato di un sisma di magnitudo 6.5 ad una profondità di 10,1 km, quindi talmente forte da essere avvertito anche sulle coste dell’Adriatico in Italia e per questo persino in Molise, dove sono tanti i cittadini che testimoniano, soprattutto tramite Facebook, di aver avvertito la scossa che ha svegliato moltissime persone nel cuore della notte.

A Termoli e dintorni soprattutto, molta gente è stata svegliata dalla scossa più forte, specie chi abita ai piani alti dei palazzi e ha avvertito distintamente il letto tremare o i mobili muoversi. Tanta paura ma per fortuna nulla più.

Purtroppo sono invece tragiche le notizie che arrivano dall’Albania dove diverse persone hanno perso la vita nel crollo di alcuni edifici a causa del sisma. Il numero è in aggiornamento, ma risulta che diversi siano al momento sotto le macerie di alcuni edifici crollati specialmente a Durazzo, dove il sisma ha creato i danni maggiori. Almeno 7 i morti, e centinaia i dispersi.

Secondo quanto si apprende, il forte terremoto il cui epicentro è stato rilevato tra Durazzo e Shijak, è stato avvertito anche in Abruzzo, in Puglia e persino in Campania e in Basilicata.

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Tuttavia non si riscontrano danni né tantomeno feriti in Italia. Invece è drammatica la situazione in Albania dove con l’arrivo della luce del giorno emergono i grossissimi danni fatti dal sisma con palazzi crollati e appunto già 7 morti e circa 150 feriti oltre a un numero imprecisato di dispersi sotto le macerie.

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Dopo la prima scossa, altre due hanno fatto seguito,di cui una di magnitudo 5.3. Questo quanto scritto da Alberta De Lisio della Protezione Civile del Molise. “Buongiorno amici. Come sapete, alle ore 3:54 italiane del 26 novembre 2019 è stato localizzato un terremoto di magnitudo (Mw 6.5) nei pressi della Costa Albanese settentrionale, ad una profondità ipocentrale stimata intorno a 10 km. La località più vicina all’epicentro è Durazzo (Albania)”.
Nella stessa zona sono seguite altre scosse, una di magnitudo mb 5.3 (ore 4.03) e un’altra di magnitudo 5.4 (ore 7.08).

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“L’evento – prosegue De Lisio – è stato ampiamente risentito sul territorio italiano, in tutta la costa adriatica ed in gran parte delle regione meridionali. Questi risentimenti sono confermati dalla mappa preliminare degli effetti del terremoto già inviati al sito www.haisentitoilterremoto.it che è in continuo aggiornamento e a quale vi prego di scrivere se avete percepito la scossa. Ringrazio l’INGV per il costante contatto.
Ai sindaci del basso Molise la preghiera di contattarci se hanno rilievi particolari da darci“.

 

E proprio dal sindaco di un Comune bassomolisano, a minoranza linguistica albanese, parte l’idea di una raccolta fondi. Giuseppe Caporicci, primo cittadino di Portocannone, lo rende noto sui social: “Stiamo organizzando una raccolta fondi per l’acquisto di materiali di primissima necessità.
Le modalità di offerta volontaria verranno rese note nella mattinata.
L’area colpita dal sisma interessa anche la zona a valle di Kruja, Comune gemellato con Portocannone.
In Albania non sono organizzati per gestire queste emergenze; anche il nostro piccolo lo aiuto potrà essere di sollievo alle popolazioni colpite”.

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