Termoli

Educazione alla lettura, la scommessa delle scuole ‘tecniche’ Boccardi-Tiberio

È un progetto ‘pilota’ sulla lettura, specie se si considera che proviene da due scuole tecniche. Invece il ‘Boccardi-Tiberio’ ha deciso di scommettere proprio sull’educazione alla lettura dei propri studenti. Una lettura che va al di là del programma squisitamente didattico e del potenziamento del livello cognitivo ma che si pone l’obiettivo di sviluppare l’aspetto emotivo, relazionale ed empatico.

A presentare oggi, 8 novembre, ‘Libriamoci’ – progetto del Miur cui l’Istituto Boccardi-Tiberio ha deciso di aderire – sono state la dirigente scolastica Maria Maddalena Chimisso e la professoressa di letteratura Alessandra Santagata, referente dell’iniziativa. Attorno a loro una rappresentanza di studenti che ha scelto di partecipare al progetto.

Perché si legge sempre meno, così ha esordito la preside dei due Istituti, e i ragazzi leggono perlopiù i libri di testo. Il progetto invece mira a far loro riscoprire il piacere della lettura e del tempo ‘lento’ di prendere un libro tra le mani. Non è un’operazione nostalgica e anacronistica.

preside chimisso boccardi

“Quella che vogliamo incentivare – ha spiegato la preside Chimisso – è una lettura diversa, una lettura che offre molti vantaggi e apre gli orizzonti mentali”. Oltre allo sviluppo del livello cognitivo e dell’ampliamento del proprio vocabolario la lettura altresì – ed è questo l’obiettivo principe del progetto – sollecita il livello emotivo. Immedesimandosi con dei personaggi si sviluppa infatti la competenza empatica e dunque anche le relazioni ne beneficiano.

Se la spontaneità della lettura non c’è, allora va appresa e bisogna educare a questa attività. Stupisce, ma forse non poi così tanto, che questo progetto venga proposto in due istituti professionalizzanti. Ma la dirigente scolastica spiega quanto ciò che si ‘guadagna’ sia trasversale. “Siamo in una società che cambia rapidamente. Dobbiamo preparare i nostri studenti professionalmente ma dobbiamo anche renderli flessibili, capaci di comprendere i mutamenti e di governare questa grande complessità in cui viviamo”. Anche a questo serve la lettura.

I testi scelti da professori ed alunni hanno oltretutto a che vedere con l’attualità, che affrontano tematiche quali i cambiamenti climatici, il rispetto dell’ambiente e la tutela della natura. Oltre al Cantico dei Cantici di San Francesco, sono stati letti articoli di giornali e saggi vari. In ogni caso sono testi che hanno “toccato le corde della sensibilità dei nostri studenti”, come ha spiegato la professoressa Santagata.

prof santagata boccardi

Si è cercato così di avvicinare gli studenti ad un piacere vieppiù abbandonato. “Abbiamo anche voluto educarli a sganciarsi dall’immagine, che è rapida ed evanescente, per avvicinarsi alla parola che, per sua natura, è lenta e concettualizzante. È una sfida per educare i ragazzi al bello e ai tempi dilatati che la tecnologia non può offrire”.

Il progetto è stato pensato in un’ottica verticale, coinvolgendo anche molte scuole secondarie di primo grado di Termoli e dei comuni limitrofi. I ragazzi delle due scuole superiori condivideranno infatti le loro letture con i ragazzi più piccoli delle medie. Si creerà così un “ponte comunicativo” tra loro, attraverso uno spazio condiviso di riflessione che nascerà, appunto, dalla lettura.

Gli appuntamenti sono previsti il 14 novembre, con le scuole medie di San Martino in Pensilis, Ururi e Portocannone; il 15 novembre con i ragazzi e le ragazze della Bernacchia e, infine, il 16 novembre con gli studenti della Sweitzer. I ragazzi più grandi, per questi incontri, si sono anche esercitati ad una lettura espressiva, proprio perché dovranno rivolgersi ad un uditorio di studenti di 13 anni e sulla espressività del loro modo di leggere si giocherà la possibilità di trasmettere loro emozioni e avvincerli alla lettura.

Ma con il progetto Libriamoci si è inteso mandare anche un messaggio alle famiglie, come ha sottolineato la preside. L’amore per la lettura parte da quando si è piccoli, ed è attraverso la lettura delle favole che si sviluppano competenze e si gettano delle basi importanti per lo sviluppo non solo cognitivo ma anche relazionale del bambino. La sinergia tra scuole e famiglie è per ciò fondamentale.

Il progetto i suoi risultati li sta già mostrando, a giudicare dalle parole di un ragazzo di una classe terza: “Ho capito che la lettura va ad arricchire la personalità, è un dedicare tempo a se stessi. È anche un riscoprirsi, mettersi in gioco, vivere altre vite. È un mondo totalmente diverso da quello che noi viviamo solitamente e noi ragazzi dovremmo entrarci un po’ più spesso”.

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