Il programma televisivo di Italia1 ‘Le Iene’ si è occupato ieri della vicenda che vede coinvolta la deputata molisana Giuseppina Occhionero e il suo ex collaboratore parlamentare Antonello Nicosia, in carcere da pochi giorni con l’accusa di associazione mafiosa perchè secondo i magistrati grazie alla collaborazione con la Occhionero entrava nelle carceri facendo da messaggero per i mafiosi detenuti.
La deputata è stata sorpresa prima a Termoli e poi a Campomarino, ma si è trincerata dietro il silenzio davanti alle domande incalzanti dell’inviato del noto programma Mediaset sul suo comportamento, o almeno da quello che traspare dalle telefonate e dai messaggi audio che gli inquirenti hanno intercettato.
La situazione è però precipitata quando l’inviato ha seguito la Occhionero a casa, scatenando la reazione dei familiari della deputata eletta con Leu ma di recente passata a Italia Viva.
Il papà dell’esponente politica di Campomarino ha inseguito la troupe delle Iene con una scopa a mo’ di bastone, minacciandoli di morte. Solo poco dopo ha ripreso la calma, mentre la figlia provava a farlo rientrare in casa, chiedendo che il giornalista e la trasmissione lascino in pace l’intera famiglia che, parole sue, “da dieci giorni non mangia e non esce di casa“.
In conclusione ‘Le Iene’ hanno mostrato la telefonata che una collaboratrice della Occhionero ha fatto loro per chiedere di poter inviare una mail di scuse.
La deputata di Campomarino non risulta indagata, ma è stata già ascoltata dai pm sul suo rapporto con Nicosia. Nell’ordinanza il Gip l’ha definita “gravemente irresponsabile o connivente“.