Un documento che sintetizza le priorità nel settore delle infrastrutture e dei trasporti, dalle criticità alle questioni più urgenti da affrontare. Il testo, inviato al ministro Paola De Micheli, è stato elaborato al termine della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome presieduta ieri (24 ottobre) dal governatore molisano Donato Toma.
“Segnaliamo criticità, ma prospettiamo anche alcune soluzioni su cui Governo e Regioni possono lavorare insieme”, ha dichiarato il capo della Giunta regionale al termine del summit. Le Regioni hanno chiesto al Governo di ‘rimpinguare’ i finanziamenti per il trasporto pubblico che negli ultimi anni ha subìto una serie di tagli pur essendo un servizio essenziale per lavoratori, studenti, anziani. Ad esempio, è necessario ripristinare le risorse destinate all’agevolazione fiscale per gli abbonamenti.
“Ci sono alcune emergenze come il fondo per il trasporto pubblico locale o il piano acquedotti – le parole di Toma – su cui c’è la necessità di una maggiore sensibilità da parte del Governo”.
E ancora: nell’agenda del Governo devono entrare anche altre questioni. Ad esempio, “il rilancio di una seria politica per la casa dove occorre un gioco di squadra fra le istituzioni coinvolte: quelle centrali, ma anche Regioni e Comuni. Ci sono infine interventi urgenti per modificare alcune leggi che regolano l’urbanistica e l’esigenza di una incentivazione maggiore della mobilità ciclistica.
Temi – ha concluso Toma – che toccano da vicino la vita dei cittadini e su cui occorre una visione strategica che riunisca attorno ad un tavolo tutti gli attori istituzionali coinvolti per definire un’agenda condivisa sulle priorità per le infrastrutture e i trasporti del nostro Paese”.
Il governatore ha ribadito le priorità per il Molise: la realizzazione della superstrada a quattro corsie e interventi per la viabilità provinciale, messa in ginocchio dal dissesto e dalla mancata manutenzione.
Infine, la Conferenza delle Regioni ha approvato un ordine del giorno per incentivare il ‘pescatore ecologico’: “Nel nostro Paese – ha spiegato Toma – il mondo della pesca vive un paradosso. Se un pescatore con le sue reti recupera rifiuti in mare, invece di essere ringraziato ed incentivato, rischia sanzioni per trasporto illecito di rifiuti e potrebbe essere aggravato del costo per lo smaltimento. E’ una situazione surreale a cui le istituzioni devono porre rimedio con un’azione comune che favorisca la diffusione del “pescatore ecologico”.
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