Portocannone

Fine del ‘pozzo nero’, iniziati i lavori per l’opera fognaria tanto attesa. “Termina così una storia indegna”

Una storia a lieto fine per il Comune di Portocannone che, a causa del crac finanziario, non aveva potuto mettere la propria parte per realizzare l'opera cofinanziata dalla Regione e che porrà fine allo scempio della fogna a cielo aperto. Dopo 6 anni la soluzione grazie al sostegno dell'Unione dei Comuni e di uno sponsor privato. Il sindaco Caporicci: "Non ci hanno lasciati soli, straordinaria prova di coesione territoriale"

Una bella notizia per Portocannone, la fine di un ‘incubo’ per il paese bassomolisano in default che però, grazie alla mano tesa dall’Unione dei Comuni, sta per risolvere una questione annosa.

Hanno preso avvio questa mattina, 9 ottobre, i lavori per la realizzazione di una vasca di arrivo e rilancio degli scarichi fognari, che verrà posizionata all’imbocco di Via Fiume. Un’opera che porrà fine ad una vera e propria vergogna, quel pozzo nero all’inizio della strada che porta alla zona industriale di Termoli. Quando i lavori saranno terminati, finalmente ci sarà il raccordo con il sistema fognario urbano, ponendo fine allo scempio della fogna a cielo aperto che era diventata.

Un disagio immane per i cittadini di Portocannone che in questi anni hanno dovuto tollerare odori nauseabondi. Una situazione ‘indegna’ per un Paese civile che poneva serie questioni dal punto di vista igienico-sanitario.

Un’opera la cui genesi risale a oltre sei anni fa e che ora, finalmente, si porterà a compimento. Il progetto esecutivo era stato difatti approvato con delibera di Giunta Comunale datata luglio 2013. L’opera però non era mai stata realizzata.

L’intervento, del valore complessivo di 100mila euro, prevedeva originariamente un finanziamento regionale di 63mila euro (fondi Pisu) e 37mila euro di cofinanziamento con risorse a carico del bilancio comunale. Ma – e questa è storia nota – nel marzo 2017 il Comune arbereshe dichiarò il dissesto finanziario. Niente da fare dunque per l’opera che, non essendosi realizzata prima del crac finanziario dell’Ente, nonostante la previsione della voce di spesa del cofinanziamento nel bilancio comunale non ha potuto utilizzare quei soldi. Una voce contabile esistente solo sulla carta, dunque.

Nel successivo bilancio di previsione è stato giocoforza impossibile reperire quelle risorse perché, trattandosi di un bilancio di riequilibrio, le ‘uscite’ erano fortemente limitate. Si è tentata allora la carta della richiesta di ulteriore sostegno finanziario alla Regione Molise ma, anche in questo caso, è stato un nulla di fatto. L’Amministrazione di Portocannone allora, per scongiurare il concreto rischio di revoca del finanziamento, dopo aver richiesto alla Regione un’ ulteriore ed ultima proroga, ha completato il quadro economico (con le delibere di Giunta Comunale 68 del 17 luglio 2019 e 78 del 29 agosto 2019) individuando i 37mila euro mancanti attraverso un contributo dell’Unione dei Comuni del Basso Biferno da un lato e uno sponsor privato dall’altro.

Nel dettaglio è stato di 20mila euro il sostegno economico dell’Unione dei Comuni – di cui Portocannone fa parte – che ha attinto all’intero avanzo di parte corrente 2019. Pari a 17mila euro è stato invece il contributo dello sponsor da parte dell’Impresa Franco Basilico.

Molto soddisfatto il sindaco Giuseppe Caporicci: “Si è così realizzato quello che riteniamo essere un esempio di buona amministrazione portando ad esecuzione un opera posta a salvaguardia dell’ambiente e dell’incolumità pubblica senza gravare di un centesimo sulle tasche dei cittadini”.

Immancabili i ringraziamenti da parte del primo cittadino e rivolti, oltre che all’impresa Basilico per la sponsorship, “a tutti i Sindaci dell’Unione dei Comuni del Basso Biferno (quelli passati e quelli recentemente eletti) per aver dato una straordinaria prova di coesione territoriale, scegliendo di non lasciare solo il Comune di Portocannone nelle sue ormai sin troppo note difficoltà finanziarie e gestionali e di sostenerlo, al di là delle appartenenze politiche, per scongiurare la perdita di un finanziamento che sarebbe stato impossibile recuperare diversamente. L’ennesima dimostrazione, ove ce ne fosse bisogno – conclude il sindaco – che l’UNIONE fa la forza”.