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No alla campagna d’odio contro la senatrice Liliana Segre

L’ANPI Molise si associa ai numerosissimi cittadini, alle associazioni,  agli uomini di cultura, ai politici, che in questi giorni hanno espresso il loro sostegno alla senatrice a vita della Repubblica Liliana Segre internata ad Auschwitz e vittima di attacchi antisemiti ad opera di anonimi haters della rete e non solo.

La vicenda sconvolgente dei duecento attacchi al giorno a partire dal  gennaio 2018 quando Liliana Segre fu nominata senatrice a vita dal presidente Mattarella è stata riportata in questi giorni dal quotidiano La repubblica che rende noto  un rapporto dell’osservatorio antisemitismo. Quello che maggiormente colpisce è la ferocia, la volgarità e la grettezza dei messaggi altamente offensivi che girano in rete alimentati da anonimi haters ma anche da professori che rivestono il delicato ruolo istituzionale di insegnare alle nuove generazioni i principi di uguaglianza stabiliti dall’articolo 3 della nostra Costituzione.

Tra essi anche Marco Gervasoni docente di storia contemporanea dell’Università del Molise per il quale la nostra associazione aveva già a suo tempo allertato il Rettore per i toni pesantemente irridenti, ed ancor più per le parole usate nell’augurarsi che la nave Sea Watch venisse fatta saltare in aria.

Ci chiediamo se fomentare l’odio e il razzismo, se ingiuriare contro persone inermi infangandone la vita per il semplice fatto di appartenere ad una religione diversa o avere un colore diverso della pelle possa rientrare in quel concetto di democrazia che tutela la libertà di pensiero o no. La nostra posizione è chiara.

 

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

ANPI Molise

Loreto Tizzani

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