Cronache

Muore per un infarto fulminante Roberto Fagnano. Era direttore della Sanità abruzzese

Il manager, 56 anni, era stato ricoverato d'urgenza stamattina per un arresto cardiaco. Purtroppo non ce l'ha fatta, i tentativi di rianimarlo sono stati inutili. Shock a Campobasso e in tutto il Molise dove Fagnano era conosciuto e apprezzato

Il suo cuore ha smesso di battere questa mattina, pare intorno alle 9.30. Poco prima Roberto Fagnano era stato colpito da un infarto che non gli ha dato scampo. In quel momento si trovava nella sua casa di Teramo, la città in cui lavorava da qualche anno: nel 2014 il manager molisano era stato nominato a capo dell’Asl di Teramo, poi ad agosto la Giunta guidata da Marco Marsilio lo aveva nominato direttore generale della Sanità della Regione Abruzzo.

Inutili i tentativi di rianimarlo: l’avvocato è stato portato dall’ambulanza del 118 all’ospedale della città abruzzese ma i medici del ‘Mazzini’ non sono riusciti a strapparlo alla morte.

Nato a Campobasso il 24 marzo del 1963, Fagnano è stato direttore generale dell’assessorato regionale alla Salute della Regione Molise dal 2007 al 2012, durante il governo Iorio. Inoltre aveva avuto un’esperienza anche al Comune di Termoli dove dal 2003 al 2006 era stato direttore generale.

A luglio 2009 è stato nominato dalla Commissione salute nel gruppo tecnico delle Regioni che ha redatto il piano sanitario nazionale, mentre l’anno successivo è stato componente della struttura tecnica di monitoraggio della sanità.

Fagnano è stato anche docente nella scuola di specializzazione delle professioni legali dell’Università degli Studi del Molise dove ha insegnato diritto amministrativo e giustizia amministrativa.

Una persona alla mano, gentile e seria, un manager di grandi qualità professionali e umane, sempre sorridente e con la battuta pronta. In occasione delle Regionali 2018, si era parlato anche della sua possibile candidatura alla presidenza con il centrodestra.

La notizia della sua morte ha provocato dolore a Campobasso, dove abitava la sua famiglia. Con la sua città d’origine Fagnano ha continuato a mantenere un rapporto speciale: spesso era sugli spalti dello stadio di contrada Selvapiana per seguire le partite del Campobasso calcio. E lui, appassionato del pallone, per un periodo aveva collaborato con la società rossoblù negli anni Novanta, durante la gestione targata Adelmo Berardo.

Il club ha espresso con un messaggio sui social il suo cordoglio: “Apprendiamo con tristezza la notizia della scomparsa di Roberto Fagnano. Roberto lascia un grande vuoto in tutti noi. Sempre vicino alle sorti del Campobasso Calcio, non ha mai fatto mancare il suo supporto ai nostri colori, ricoprendo anche la carica di socio della società fino allo scorso anno. La dirigenza, lo staff tecnico e tutta la squadra si uniscono al dolore della famiglia in questo triste giorno”.

Infine questa mattina – 29 ottobre – è stato ricordato in Consiglio regionale dove è stato osservato un minuto di raccoglimento.

Ha espresso il cordoglio alla moglie Valeria e alla figlia Giulia anche il presidente del Lions Club Campobasso, Aldo Reale.

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