Miele al profumo di marijuana

Apicoltore “insospettabile” nei guai: coltivava “erba” di fronte agli alveari, inchiodato dal drone

La squadra mobile grazie ad un controllo eseguito con un drone ha individuato in territorio di Colle D’Anchise oltre 20 piante e nove chili netti di marija. Denunciato un giovane incensurato di 20 anni

Apicoltore di professione, 20 anni, incensurato, un insospettabile. Che nel terreno dove aveva allestito gli alveari per le sue api, aveva messo su pure una piantagione di marjuana. Coltivazione che poteva sfuggire e che invece non è scappata al drone in uso alla polizia di stato e che in questi giorni è utilizzato frequentemente per una serie di controlli mirati da parte degli uomini della questura di via Tiberio.

Il drone quando è arrivato in contrada Cucchiarone a Colle d’Anchise ha inviato agli agenti le immagini che cercavano: non solo api e miele, poco distante dagli alveari c’erano una ventina di piante di marijuana coltivate in grossi vasi, nascoste dietro la vegetazione spontanea e a pochi metri anche un invaso d’acqua necessario per l’irrigazione della piantagione.

Piante alte due metri, in piena fioritura e prossime al raccolto. Immortalata la prova del reato, gli uomini della Mobile sono materialmente intervenuti nell’appezzamento di terreno del ventenne  che celava la passione per la “marija” dietro la nobile attività dell’apicoltura.

Quindi hanno sequestrato la coltivazione:  nove chili netti di marijuana in foglie ed infiorescenze, che una volta essiccate e messe in commercio avrebbero portato nelle tasche del 20enne un guadagno di diverse migliaia di euro.

L’apicoltore è stato denunciato a piede libero per coltivazione abusiva di sostanze stupefacenti.

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