Sanità regionale

Qualità assistenza sanitaria in crescita, Toma esulta: “Miglioramento prima del Commissario, non abbiamo bisogno di lui”

Calano anche i ricoveri inappropriati e i parti cesarei. Prevenzione, assistenza ospedaliera e assistenza territoriale: i dati del 2018 che la Commissione dei Lea ha certificato parlano di un netto miglioramento per la sanità molisana. Esulta Toma che rivendica il lavoro svolto sottolineando come allora il Commissario ad acta non fosse ancora arrivato. E la richiesta di uscita dal commissariamento diventa più pressante

I Livelli essenziali di assistenza in Molise sono in netto miglioramento, così dicono i dati. Sono infatti 180 i punti che ha ottenuto il Molise nella certificazione della “Griglia LEA 2018”, migliorando rispetto al passato e prendendo 20 punti in più di quelli considerati necessari per uscire dal Commissariamento.

L’ufficializzazione si è avuta ieri pomeriggio, 10 ottobre, al termine della riunione romana cui hanno partecipato la Struttura commissariale, la Direzione generale della Salute e la Direzione generale ASReM oltre al Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, ente che monitora sul territorio nazionale la effettiva erogazione, economicamente sostenibile nel lungo periodo, dei LEA, in condizioni di efficienza ed appropriatezza.

I Livelli Essenziali di Assistenza, per semplificare, testimoniano la capacità di una regione e del suo sistema sanitario di rispettare il sistema universale delle cure. Oltre al pareggio di bilancio, un punteggio nella Griglia Lea pari o superiore al valore soglia di 160 è considerato necessario per l’uscita dal commissariamento. Proprio quell’uscita dal Commissariamento che Toma ha spesso invocato e che ora, con i dati Lea alla mano e positivi, chiede a maggior ragione.

Inoltre la verifica degli adempimenti LEA consente alle regioni che ‘ce l’hanno fatta’ di accedere ad una quota premiale del 3%  delle somme dovute a titolo di finanziamento del fabbisogno sanitario.

Fino al 2015, la Regione Molise si attestava su un punteggio al di sotto della soglia di adempienza, quota 160. Invece, l’ultima certificazione sull’adempimento LEA, relativo agli indicatori dell’anno 2018, conferma l’inversione di rotta e documenta un trend di progressivo miglioramento.

Il Presidente della Regione Donato Toma esulta e così commenta: “Il risultato si riferisce alla performance  relativa all’anno 2018, periodo in cui, viste le complesse e pressanti criticità del Servizio sanitario regionale, il senso di responsabilità e lo spirito di collaborazione istituzionale tra Presidenza della Regione, Direzione generale della Salute e Direzione strategica ASReM hanno consentito, evidentemente, di garantire continuità ed efficacia all’azione di governo in materia sanitaria, in assenza della Struttura commissariale, il cui insediamento è avvenuto solo il 27 dicembre dello stesso anno”. Una stilettata al Commissario Angelo Giustini, insomma, nominato alla fine dello scorso anno dall’ex esecutivo Lega-M5s e con cui il Governatore non ha mai avuto rapporti ‘idilliaci’.

“La certificazione 2018 – prosegue Toma –  rappresenta una novità assoluta per la Regione e per l’ASREM, nonché l’ennesimo riconoscimento del lavoro svolto in questi ultimi anni. Un risultato raggiunto grazie ad una straordinaria azione di governance interistituzionale integrata e responsabile, che ha visto impegnati, in prima linea, gli operatori sanitari, ai quali va il nostro ringraziamento per il lavoro svolto. Una prova, quella certificata dal Comitato LEA per il 2018, che restituisce fiducia al Sistema sanitario e da cui dobbiamo partire per avviare serie ed obiettive riflessioni sugli scenari e sulle prospettive future della sanità molisana, nell’ottica del miglioramento continuo del livello qualitativo dell’assistenza sanitaria”.

La certificazione dell’adempimento avviene attraverso una serie di indicatori che si riferiscono sia all’attività sanitaria pubblica di assistenza negli ambienti di vita e di lavoro, sia all’assistenza distrettuale che all’assistenza ospedaliera.

Ottimi i risultati per quanto riguarda il livello della prevenzione, inerente, ad esempio, la copertura vaccinale nei bambini a 24 mesi per ciclo base (polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Hib) o quella per una dose di vaccino contro morbillo, parotite e rosolia, l’adesione agli screening, gli stili di vita, la salute nei luoghi di lavoro.

Guardando all’assistenza territoriale, si evidenzia un risultato significativo, ad esempio, riguardo all’efficacia dei servizi di prevenzione e specialistici dedicati alla cura di alcune patologie in età pediatrica.

Per l’assistenza ospedaliera, si conferma la diminuzione dei ricoveri ospedalieri e il tendenziale miglioramento dell’appropriatezza dell’assistenza ospedaliera riscontrabile, in particolare, sono diminuiti i ricoveri attribuiti a DRG ad alto rischio di inappropriatezza, così come è scesa la percentuale di parti cesarei primari. Cresciuta inoltre la percentuale di pazienti con frattura del femore operati entro 2 giorni.

Soddisfazione viene espressa anche dal direttore generale facente funzioni dell’Azienda sanitaria, Antonio Lucchetti. “La chiave di volta per questo importante risultato – spiega il manager – è rappresentata, senza dubbio, dal coordinamento tra le scelte di politica sanitaria regionale e le attività aziendali di governance strategica, ma determinante è stato il grande impegno di miglioramento continuo delle performance e di responsabilizzazione di tutto il personale, tenuto conto dello scenario normativo, economico ed organizzativo della sanità pubblica regionale. Il nostro obiettivo è stato, e continua ad essere, quello di rispondere in modo soddisfacente alle esigenze dei cittadini”.

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