La sentenza

‘Guerra’ della differenziata, il servizio resta in mano alla Rieco. Condannata la Teramo Ambiente

"Il ricorso è infondato": così il Consiglio di Stato ha confermato il pronunciamento del Tar Molise rimuovendo tutti gli ostacoli alla gestione del servizio da parte del gruppo che si era aggiudicato l'appalto da 4 milioni indetto dal Comune. La ditta teramana, che aveva perso pure in primo grado, dovrà pagare pure 10mila euro di spese legali.

I giudici del Consiglio di Stato hanno messo finalmente la parola “fine” alla ‘guerra’ per la gestione della differenziata a Termoli: il servizio, che questa estate ha suscitato malumori tra i cittadini a causa di alcune inefficienze, sarà gestito dalla Rieco, azienda vincitrice con la Smaltimenti Sud dell’appalto da 4 milioni di euro all’anno indetto dal Comune.

A quel bando aveva partecipato anche la Teramo Ambiente, ma gestore ‘uscente’ si era classificato al secondo posto. Da qui la decisione di impugnare la gara per il “Nuovo servizio di Igiene Urbana della Città di Termoli” della durata di sette anni.

Oggi pomeriggio – 24 ottobre – la Teramo Ambiente ha perso l’ultima possibilità di rientrare ‘in partita’: i giudici amministrativi hanno in sostanza confermato la decisione del Tar Molise, a cui la ditta abruzzese aveva deciso di rivolgersi impugnando proprio l’appalto per la raccolta differenziata.

Il ricorso della Te.Am., già dichiarato infondato dal Tribunale amministrativo regionale, ha subìto una seconda e definitiva battuta di arresto: anche per il supremo organo di giustizia amministrativa il ricorso è infondato. 

Nelle dieci pagine della sentenza depositata lo scorso 10 ottobre il collegio giudicante presieduto da Giuseppe Severini ha riconosciuto che tutte le contestazioni della Teramo Ambiente “appaiono prive di giuridico fondamento” stabilendo che “i rilievi delle ricorrenti principali si appuntano su una componente dell’offerta economica” che “non può avere un rilievo tale da determinare la svalutazione dell’offerta del R.T.I. (il raggruppamento temporaneo di imprese di cui fanno parte Rieco e Smaltimenti Sud, ndr) aggiudicatario” dell’appalto. Dunque, secondo i giudici, tali condizioni non potevano comportare “l’esclusione dell’aggiudicatario (in mancanza di un’espressa clausola sanzionatoria)”, ossia della ditta che ha vinto l’appalto del Comune.

Infine la Teramo Ambiente è stata condannata pure a pagare 10mila euro di spese legali. 

Il pronunciamento dei giudici amministrativi ha rimosso tutti gli ostacoli dal punto di vista della gestione della differenziata e fatto tirare un sospiro si sollievo anche dalle parti del Municipio che aveva concesso una proroga alla stessa ditta teramana, che fino al 31 ottobre si occuperà del servizio. Chiuso il contenzioso, dal 1 novembre Rieco potrà entrare nel pieno delle sue funzioni.  

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