Termoli cosib

Furti al Nucleo Industriale: sotto accusa la videosorveglianza che non funziona

Quattro uomini si sono introdotti da Cianciosi Soluzioni Edili intorno all'una della notte scorsa, facendo razzia nell'emporio di ferramenta dopo aver provato inutilmente a rubare un camion. Le telecamere dell'azienda di via Pastore hanno acquisito le immagini, ma mancano quelle all'esterno, nel perimetro del Nucleo Industriale dove la videosorveglianza ha funzionato solo occasionalmente. E la domanda degli imprenditori termolesi, che pagano servizi inefficienti, è legittima: "Che fine ha fatto il sistema di videosorveglianza?"

Che fine ha fatto il sistema di videosorveglianza del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Termoli? Una domanda più che legittima all’indomani di un nuovo episodio criminoso che si è verificato nella zona B del Cosib. Mancano, ancora una volta, le immagini che le telecamere esterne (posizionate in tutto il perimetro dell’area industriale anni fa) avrebbero dovuto girare. Il loro funzionamento serve sia a disincentivare i ladri sia ad agevolare gli inquirenti nella non facile ricerca degli autori. E invece…

Nel caso specifico quello che si sa è che quattro persone si sono introdotte intorno all’una di notte nella Cianciosi Soluzioni Edili Srl di via Giulio Pastore. Qui infatti le telecamere funzionano, ma si tratta chiaramente solo di quelle del sistema interno.

La banda ha tagliato la rete di recinzione e si è introdotta nell’area aziendale, concentrandosi sull’emporio di ferramenta dove è stata messa in atto una razzia.

Rubati occhiali protettivi, scarpe anti infortunio, giubbotti, walkie-talkie, perfino un monopattino elettrico che era appena arrivato. Il furto, per un danno di alcune migliaia di euro, è stato messo a segno dopo il tentativo, per fortuna naufragato, di portar via un mezzo pesante. Il camion non è partito e la banda ha dovuto rinunciare al primo proposito, ripiegando sullo store.

I filmati interni mostrano 4 uomini i cui lineamenti non sono identificabili, tutti con un cappellino sulla testa. Il titolare Dante Cianciosi ha sporto denuncia, ma in assenza di immagini acquisite dalla videosorveglianza del Cosib è difficile risalire agli autori, come pure ricostruire la direzione che la banda potrebbe aver preso per allontanarsi dalla zona.

La domanda degli imprenditori, che si sentono minacciati ogni giorno dalle scorribande all’interno del Consorzio, è sacrosanta. Che fine ha fatto il sistema di videosorveglianza, e perché non funziona? Le aziende pagano somme non trascurabili a garanzia della loro permanenza nel Cosib, che dovrebbe offrire un servizio anche di prevenzione.

Ma evidentemente, come dimostrano i numerosi episodi legati ai furti e ai tentativi di furto messi a segno con frequenza preoccupante, la prevenzione non raggiunge il risultato che dovrebbe.

Diverse sono state le razzie nei capannoni del Consorzio. Tra i più recenti episodi il saccheggio della Dama Energy, dove una banda mai identificata rubato mezzi pesanti e cavi di rame.

Gli imprenditori, inoltre, continuano ad avere molte difficoltà nella interlocuzione con il Direttivo del consorzio, affidato esclusivamente alla politica e poco presente per quanto riguarda le problematiche concrete e quotidiane della zona, considerata il motore produttivo del Molise ma nei fatti trascurata.

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