Contratto di sviluppo

Finanziamenti per alberghi e ristoranti, esclusa la privata Ecomont, ma il Governo riammette il Comune di S. Massimo

La società aveva candidato, nell'ambito del Contratto di sviluppo, un progetto per realizzare nuove strutture ricettive nonostante il contenzioso con il Comune di S. Massimo. Dopo le verifiche di Invitalia, lo stop al finanziamento annunciato dal governatore Donato Toma, al quale il Pd aveva chiesto di fare chiarezza. Esulta l'amministrazione guidata da Alfonso Leggieri che aveva presentato un progetto di ampliamento degli impianti sciistici dal valore di 30 milioni e riammessa nella graduatoria. Intanto il premier Conte tornerà in Molise l'11 ottobre.

Alla fine la Ecomont srl è stata esclusa dai finanziamenti previsti per il Contratto di sviluppo firmato con il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte per il rilancio del Mezzogiorno. Non riceverà i 10 milioni di euro inizialmente previsti dal Governo per costruire alberghi, ristoranti e bar a Campitello Matese, una delle più note località sciistiche del Molise che fa parte del Comune di San Massimo.

Peccato che proprio tra l’amministrazione guidata dal sindaco Alfonso Leggieri e la società ci sia un contenzioso per via di un debito da 500mila euro.

La querelle giudiziaria ha sollevato dubbi e sospetti. Tanto da obbligare Invitalia (braccio operativo del Governo nella valutazione dei progetti candidati per il Cis da amministrazioni e privati) a procedere ad ulteriori controlli per valutare la regolarità del progetto candidato da Ecomont e inserito nei 66 (su 365) ammessi nella prima graduatoria dei fondi del Cis. Altri erano stati esclusi. 

“Se dalle verifiche risulterà che la società delle pendenze il finanziamento sarà revocato”, aveva dichiarato il consigliere della Presidenza del Consiglio dei Ministri Gerardo Capozza partecipando lo scorso luglio a Isernia ad un incontro organizzato proprio sul Contratto di sviluppo. Verifiche evidentemente concluse e che hanno cambiato le carte in tavola.

Ecomont insomma non riceverà più un euro. A dichiararlo in Consiglio regionale è stato ieri (1 ottobre) il governatore Donato Toma, anche lui finito nell’occhio del ciclone avendo ricoperto la carica di membro del collegio sindacale della società, poi finita in liquidazione, dal 1998 al 2013.

In realtà, pure il Comune di San Massimo aveva ricevuto la lettera con cui Invitalia non solo ha annunciato l’esclusione del privato, ma anche la riammissione in graduatoria della stessa amministrazione guidata da Alfonso Leggieri che aveva presentato un progetto di ampliamento degli impianti sciistici. Progettualità che vale 30 milioni di euro. 

Nella nota ufficiale arrivata al Comune di San Massimo è stata confermata l’esclusione di Ecomont srl a causa del contenzioso perchè, secondo la normativa, nessuna società privata può avere aiuti da parte dello Stato se ci sono procedure in corso. In secondo luogo, è stato riconosciuto il preminente interesse pubblico su quello privato.

L’11 ottobre, dunque, quando il premier Giuseppe Conte tornerà in Molise (la data è stata annunciata oggi dal presidente del Consiglio dei Ministri da Cagliari), il sindaco Leggieri firmerà l’intesa con il Governo per accedere ai fondi del Cis.

A livello politico invece la consigliera regionale del Pd Molise Micaela Fanelli è tornata ad incalzare Toma presentando un’apposita interrogazione discussa in Aula ieri. L’ex segretaria regionale dem si è sempre detta in disaccordo sulla frammentazione delle risorse e favorevole a concentrare i 220 milioni assegnati al Molise per potenziare la più importante infrastruttura viaria regionale, oltre a contestare “l’opacità dei criteri che ha portato all’esclusione di alcuni Comuni”.

Inoltre, un altro punto importante dell’interrogazione riguardava la valutazione che la Regione Molise aveva fatto sui diversi progetti e che ha contribuito a creare la graduatoria degli ammessi e degli esclusi.

Turismo e tratturi: ai progetti presentati in questi due comparti sono stati assegnati i punteggi più alti, ha spiegato il capo della Giunta regionale.

In Aula il Pd ha anche offerto una ‘sponda’ a Toma dal momento che è cambiato il Governo e “si può avviare un diversa interlocuzione non solo con il premier Conte, ma anche con il ministro del Mezzogiorno Provenzano anche per riammettere i progetti esclusi. I sindaci vanno aiutati, stanno vivendo un momento di crisi”.

Speriamo che vengano finanziati pure altri territori – ha osservato Micaela Fanelli – speriamo che la prossima volta non si faccia l’errore di frammentare le risorse e si scelga di concentrarle solo sulla Bifernina o comunque sul tratto migliore della Termoli-San Vittore, sarà il territorio a deciderlo e in base ai progetti che esistono affinché l’opera sia velocemente cantierabile. L’importante è rilanciare l’infrastruttura fondamentale del Molise”.

Una priorità condivisa pure dai lettori di Primonumero che, ricordiamo, parteciparono al nostro sondaggio votando numerosi per il potenziamento della Bifernina.

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