Campobasso

La sanità torna in Consiglio comunale. Il Pd lancia l’appello al Governo: “Potenziare il Cardarelli”

Questa mattina - 20 settembre - la conferenza stampa dei consiglieri comunali di centrosinistra che hanno depositato una richiesta per una seduta monotematica

Le richieste da portare sul tavolo del Governo e del nuovo ministro Roberto Speranza sono due: un Dea di secondo livello all’ospedale Cardarelli di Campobasso e il funzionamento della rete dell’emergenza urgenza “che non può essere affidata al privato”. Ossia al Neuromed della famiglia Patriciello.

E’ su tali questioni che il centrosinistra al Comune di Campobasso chiederà all’intera assise di esprimere nella seduta monotematica richiesta sull’argomento e che potrebbe svolgersi il 7 ottobre. A palazzo San Giorgio, dunque, si torna a parlare di sanità, come avvenuto già durante la vecchia legislatura targata Antonio Battista. All’epoca in Aula venne invitato l’allora commissario-governatore Paolo di Laura Frattura (esponente del Pd).

Ora, con il cambio al Ministero della Salute (al posto della pentastellata Giulia Grillo c’è l’esponente di Leu Roberto Speranza), i consiglieri comunali di centrosinistra Alessandra Salvatore, Giose Trivisonno, Antonio Battista e Bibiana Chierchia hanno chiesto un confronto “urgente” all’interno dell’assise civica con i commissario nominati dall’ex Governo Lega-M5S Angelo Giustini e Ida Grossi che in realtà ‘snobbarono’ la convocazione in Consiglio regionale. 

Ci saranno anche i comitati nati a difesa della sanità pubblica.

“Dovremo affrontare le principali criticità del sistema sanitario molisano, lo squilibrio pubblico-privato“, ha sottolineato Alessandra Salvatore, prima firmataria della richiesta durante la conferenza stampa che questa mattina (20 settembre) è stata convocata davanti alla sede dell’Asrem in via Ugo Petrella a Campobasso. “E’ necessario modificare i parametri del Balduzzi che non consente ai cittadini molisani di esercitare il diritto alla salute sancito dalla Costituzione. Speriamo che ci siano anche i commissari perchè vorremmo capire le loro intenzioni e la rotta che intendono seguire”.

Abbiamo diritto ad una sanità pubblica che funzioni e mettere nelle condizioni il personale sanitario di lavorare bene“, ha aggiunto l’ex assessore alle Politiche sociali. “Non sappiamo cosa succederà del Cardarelli, va ripristinare il Dea di secondo livello nel territorio”. E poi: “Non conosciamo attualmente i rapporti con Neuromed e non può essere un centro privato il punto di riferimento per salvare le vite dei cittadini. Neuromed è un’eccellenza , ma dobbiamo tornare ad un’eccellenza pubblica che lavori assieme al privato”.

Per Antonio Battista “il sistema sanitario regionale cittadino è caduto molto in basso. Non è possibile che il personale sanitario continui a lavorare con grandi sacrifici, senza turn over e la risposta è sempre più insufficiente per la quantità e la qualità dei servizi. Si ricorre troppo spesso al privato, il sistema pubblico è mortificato”. L’ex sindaco ha lanciato l’appello al neo ministro Speranza: “Bisogna rivedere il decreto Balduzzi e occorre flessibilità”. Insomma, “la sanità non può essere relegata solo in uno spazio prettamente economico ben sapendo che alla fine i conti devono essere in ordine“.

E’ diretto Giose Trivisonno: “Il Consiglio comunale deve far sentire la propria voce su un argomento fondamentale per questa regione: ai molisani deve essere garantito un dea di secondo livello pubblico e con tutti i diritti essenziali”.

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