Una storia kafkiana

In fila per prenotare una visita medica, i nati del ’30 scoprono di essere sconosciuti al fisco

Sta accadendo a Campobasso. I disagi coinvolgono tutte le persone nate in quegli anni a Ferrazzano. Dopo quasi un secolo la Pubblica amministrazione ha modificato il loro codice fiscale perché il comune dove sono nati era una frazione del capoluogo. Proteste da parte degli utenti che non sono stati avvisati e non riescono ad avere il nuovo tesserino

Quella che vi raccontiamo è una storia kafkiana che accade a Campobasso. Una situazione paradossale, e a tratti anche angosciante, che in questi giorni sta riguardando tutte le persone nate nel 1930.

Nonni novantenni che hanno subito il cambio del codice fiscale senza mai essere avvisati e che hanno scoperto di essere all’improvviso fiscalmente ‘sconosciuti’. Se ne sono accorti quando alcuni di loro si sono trovati allo sportello Asrem per i consueti esami di controllo da prenotare e l’impiegato ha fatto presente che il codice fiscale non era valido.

Quindi il primo paradosso: nessuna comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate né da parte del Comune aveva raggiunto i diretti interessati alle prese con l’angoscia del momento rispetto ad una normalità inaspettatamente interrotta.

Nella trappola burocratica sono finite le persone nate nel 1930 a Ferrazzano. Sì, perché dopo 90 anni, l’Agenzia della pubblica amministrazione dipendente dal Ministero dell’economia e delle finanze si è accorta che in quegli anni Ferrazzano non era ancora Comune, bensì una frazione di Campobasso. Dunque da qui, dopo quasi un secolo, l’urgenza di modificare la sequenza alfanumerica di 16 cifre senza avvisare gli utenti. Che – lo ribadiamo – sono tutti anziani e quindi alle prese con meccanismi per loro difficili e complessi.

I più temerari su consiglio di parenti e conoscenti hanno bussato alle porte dell’Agenzia delle Entrate  dove gli impiegati di turno hanno sì confermato la modifica avvenuta sui codici fiscali dei nati a Ferrazzano in quegli anni ma hanno poi riconosciuto di non poter procedere alla consegna del nuovo tesserino, suggerendo agli utenti di rivolgersi al Comune di Campobasso.

Armati di santa pazienza, i nonni “ostaggio della giungla burocratica” hanno fatto tappa anche negli uffici di Palazzo San Giorgio, dove gli impiegati hanno ammesso di non sapere come risolvere il problema.

Insomma, una vicenda che sta implicando una serie di oneri e preoccupazioni a carico dei malcapitati che ignari di quanto accaduto a loro insaputa al momento hanno difficoltà per le ricette mediche, per ordinare medicinali e non si escludono ripercussioni anche sui conto correnti, nelle pratiche per la dichiarazione dei redditi. Conseguenze importanti, rispetto alle quali si è sollevato un comprensibile malcontento da parte degli interessati e delle loro famiglie alle prese con un problema venuto a galla dopo quasi un secolo di vecchi codici alfanumerici.

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