Campobasso

Annunci di lavoro ambigui, scoppia il caso. “Offrono un posto in segreteria, poi ci propongono la vendita porta a porta”

Numerose le segnalazioni che ci sono arrivate in redazione sulla Biosalus, azienda che ha sede in contrada Farese, tra Ripalimosani e Campobasso. "Abbiamo mandato il curriculum, ma dopo il colloquio ci hanno offerto di svolgere altre mansioni come la vendita porta a porta. Ci hanno illusi", raccontano i quattro disoccupati che hanno riferito questo caso alla nostra redazione. Una storia che si lega all'emergenza lavoro che c'è nella nostra regione.

“Ho risposto ad un annuncio di lavoro. Mi ero candidato per un posto in segreteria, ma mi hanno profilato la vendita porta a porta e ho rifiutato“. Non è una testimonianza isolata, e arriva da Campobasso dove diversi disoccupati spinti dalla necessità di trovare un lavoro hanno avuto una esperienza praticamente analoga, incassando una bruciante delusione. Hanno inviato curricula vitae sperando di ottenere un posto di segretaria o magazziniere presso una nota azienda che vende depuratori e invece si sono ritrovati davanti a una offerta ben diversa: un corso di formazione e la possibilità, al termine, di vendita porta a porta.

“Non sono stati chiari, altrimenti avrei evitato di perdere tempo e non mi sarei illuso” riferisce un 40enne di Campobasso che, come altri, è stato “invitato” al colloquio al quale “mi sono presentato pieno di aspettative”, con la speranza di riuscire finalmente a trovare uno sbocco occupazionale “nella città in cui vivo”.

Come è finita? “Male, secondo me l’annuncio fa illudere la gente”.

L’azienda in questione si chiama Biosalus e vende depuratori di acqua e aria e erogatori di acqua per bar, palestre, uffici. La sede di Campobasso è in contrada Pesco Farese, zona industriale del capoluogo. A gestire la filiale sono due trentenni rispettivamente di Andria (Puglia) e Campobello di Mazara (Sicilia).

E’ stato con loro che si sono interfacciati i cittadini molisani interessati al lavoro di segreteria che l’azienda ha pubblicato sui vari siti del settore proprio per la sede del capoluogo molisano, una delle numerose filiali che ha sul territorio nazionale.

Il tenore degli annunci ha spalancato l’interesse di molti: si ricerca “personale alla reception, impiegati amministrativi, risorse umane per la valutazione, formazione e gestione del personale umano, segretari aziendali, operatori logistici”. Sembra un sogno, finalmente una boccata d’ossigeno in una regione in cui le offerte di lavoro sono rare come la pioggia nel deserto.

Un sogno che però non sempre si concretizza. Anzi si è trasformato in una cocente disillusione per le quattro persone che hanno contattato la nostra redazione per raccontare – superando anche l’imbarazzo e la vergogna – quella che non esitano a definire “un’esperienza da dimenticare”.

Età compresa tra i 32 e 45 anni. Tutti e quattro disoccupati quando hanno risposto all’annuncio di lavoro che prevedeva, oltre a un paio di colloqui preliminari, un corso di formazione della durata variabile, da uno a tre mesi. La chiamata dall’azienda, la speranza di avere una piccola opportunità per rientrare nel mercato del lavoro. Una speranza delusa nel giro di poco tempo, dopo i primi colloqui.

“Sin dall’inizio ho avuto una impressione strana, mi sono sentito a disagio perchè mi parlavano di argomenti che secondo me non riguardavano la mansione per la quale mi ero candidato”, dice uno di loro che, come gli altri, decide di rimanere anonimo perchè sa quanto sia ‘scomodo’ raccontare questa vicenda.

Il ‘bello’ però deve ancora venire. “Avevo risposto all’annuncio per il posto da segreteria, invece mi hanno proposto di fare la venditrice porta a porta“, riferisce una ragazza. Cosa avresti dovuto vendere? “Sistemi per depurare l’acqua e l’aria”. Cosa hai pensato? “Alimentano delle aspettative che non si realizzano”.

Certo, poi c’è anche chi si è trovato bene a lavorare con questa azienda (come si legge sul sito Internet ufficiale) specializzata nella produzione e nella commercializzazione di dispositivi di ultima generazione, operante nel mercato della depurazione delle acque e dell’aria.

Anche noi abbiamo fatto un giro nella sede. Il risultato? In un’ora almeno quattro persone hanno svolto il colloquio: due ragazze e due cinquantenni. Tutti in cerca di lavoro. Chissà se poi il colloquio sarà andato in porto o se, come capitato a quanti hanno raccontato la loro esperienza a Primonumero, hanno deciso di rinunciare, sentendosi illusi dalla prospettiva di vendita porta a porta. O chissà se invece la “fame” di lavoro spinge ad accettare, specialmente in una regione a altissimo tasso di disoccupazione che spesso sembra dimenticare questa emergenza.

FP