L'evento di punta

Non è estate senza il Termoli Jazz Festival. Altre due serate, si parte con il ‘ritorno’ di Antonio Artese

Per molti è ormai l'evento di punta dell'estate termolese. Dopo la strepitosa anteprima di luglio con John Patitucci, il 30 e 31 agosto il Termoli Jazz Festival torna in piazza Duomo con due imperdibili concerti. Si comincia con il musicista termolese Antonio Artese e il suo raffinato quartetto

È la manifestazione che chiude alla grande l’estate termolese ormai da anni. Il Termoli Jazz Festival riparte con due serate in grande stile che chiuderanno la kermesse del 2019, la sesta edizione della fortunata manifestazione. In programma due imperdibili concerti con diversi ospiti, domani 30 agosto e sabato 31 agosto.

Un appuntamento ormai irrinunciabile che trova sempre più consenso tra i termolesi ma che riscuote successo anche al di fuori dei confini regionali, con eventi di grande richiamo. Un punto fermo non solo per la cittadina che da anni lo ripropone tra i suoi eventi estivi di punta ma per tutto il Basso Molise che, alla luce del ‘naufragio’ del San Jazz (manifestazione che per anni si è tenuta a San Giacomo degli Schiavoni con un discreto successo) rimane l’unica rassegna del genere in questa parte del Molise.

«Due serate molto diverse l’una dell’altra per questa sesta edizione della kermesse che ha come concetto chiave la contaminazione» spiegano gli organizzatori. Ricercatezza armonica a cavallo tra jazz e musica classica per la serata del 30 agosto con Antonio Artese Quartet; mix di elettronica, jazz, soul e hip hop per il gran finale del 31 agosto con due eccezionali live-set: prima con il duo italiano dei Technoir e poi con Nikitch & Kuna Maze feat. Raph Stark.

Dopo la straordinaria anteprima con il contrabbassista John Patitucci, tenutasi lo scorso 23 luglio nella cornice inedita del museo Macte, il festival torna dunque nella sua ‘storica’ collocazione: l’incantevole Piazza Duomo, da sempre palcoscenico perfetto per le raffinate note del jazz.

Antonio Artese

La prima serata coinciderà anche con un grande ritorno, quello del Maestro Antonio Artese (foto sopra) che tornerà ad esibirsi nella sua città d’origine. L’artista, che ha contribuito alla storia della tradizione jazzistica in città come direttore artistico del Festival Adriatico delle Musiche, dalla Toscana – dove vive – e dopo un’anteprima in California presenterà al pubblico di Termoli il suo ultimo lavoro intitolato “Voyage”. Il filo conduttore dei 12 brani che compongono l’album è per l’appunto il viaggio nelle sue svariate accezioni. E con la straordinaria sensibilità artistica di Artese, il viaggio in musica si trasformerà in un viaggio dell’anima.

Ad accompagnare il pianoforte del Maestro Artese ci saranno tre “compagni di viaggio”: Mirco Mariottini al clarinetto, Lello Pareti al basso ed Alessandro Marzi alla batteria. Con il suo stile personalissimo e ricercato, Artese – con il suo quartetto – porterà per mano l’ascoltatore in un’esplorazione di linguaggi musicali diversi, e sarà ancora una volta un viaggio nel viaggio.

La cifra stilistica di Antonio Artese è d’altronde proprio la sua naturalezza nell’esprimersi con linguaggi e generi differenti, dal jazz alla musica classica fino allo swing. Doti di improvvisazione e attenzione alla capacità espressiva di ogni strumento vanno a completare il quadro di quello che si preannuncia un concerto di rara eleganza e raffinatezza.

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L’esibizione di Patitucci che di fatto ha aperto il Termoli Jazz 2019 ha scaldato i cuori di molti e ha ribadito – seppure ce ne fosse stato bisogno – la qualità dell’evento e la risonanza che ha ormai acquisito nell’ambiente musicale. Passare dall’Umbria Jazz al Termoli Jazz – come è stato per John Patitucci, considerato tra i migliori contrabbassisti al mondo – la dice lunga sul valore che il festival nostrano ha maturato. A rendere possibile ciò è stata sicuramente la sistematicità dei concerti e degli eventi, con ospiti in molti casi di caratura internazionale, che si susseguono da 6 anni senza soluzione di continuità con il TJF ma che hanno alle spalle il lavoro fatto con altre kermesse che, sebbene soggette a interruzioni e ai cambi di amministrazione, hanno contribuito a consolidare una cultura jazzistica di cui ormai la città può vantarsi.

 

Tornando alle due serate prossime, dopo l’esperienza del TJF del 2018 verrà riproposto anche in questa sesta edizione il fortunato connubio musicale con i dj set in apertura e chiusura di concerto. Sarà Fabrizio di Bernardo, in arte dj Bubu, a scaldare l’atmosfera della piazza per la prima serata, con una selezione di brani bebop, bossanova e sambajazz, a partire dalle 20.30 per poi riprendere nel post-concerto.

L’esibizione di Antonio Artese Quartet inizierà alle 21.30, e come sempre l’ingresso sarà libero e ci saranno posti a sedere.

 

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