Tutela e salvaguardia ambiente marino

Inquinamento da plastica in mare: dal M5S una mozione per la sua salvaguardia in tre azioni

Mari sporchi, neri, senza vita ed in cui, a nuotare, saranno solo le confezioni e le buste di plastica di cui ci disfiamo quotidianamente: è questo il rischio, che si fa sempre più reale e vicino, che corre il nostro pianeta se l’uomo continuerà a trattarlo come un’enorme discarica in cui gettare quello che non serve più. Nessuna specie che abita le acque è al sicuro, men che meno gli umani che ingurgitano la plastica ingoiata in precedenza dai pesci che finiscono sulle nostre tavole.

La plastica è uno dei rifiuti che dura di più, restando intatta per decenni e, aiutata dalle correnti marine, può percorrere diversi chilometri, creando nuovi habitat per batteri ed alghe che vanno a colpire le specie autoctone. Un allarme che, tuttavia, sembra passare sempre sottotono restando pressoché inascoltato. Patrizia Manzo, consigliere regionale del MoVimento Cinque Stelle ha lanciato un appello: “Abbiamo il dovere di difendere l’ambiente marino, un patrimonio prezioso che va salvaguardato. I nostri mari, anche quello molisano, sono a rischio a causa soprattutto della plastica”.

Accanto alle analisi ed al rischio inquinamento, Manzo propone una mozione alla Regione Molise con una triplice azione che coinvolga il livello legislativo, pratico e culturale, tracciando la rotta per ripulire mari e fiumi e che rispecchia tutta la legislazione regionale, nazionale ed europea in materia:  “Con questo atto – scrive l’esponente pentastellata – Chiediamo al governatore Donato Toma di costituire un tavolo tecnico di coordinamento per sottoscrivere un protocollo d’intesa tra la Regione Molise, la Capitaneria di Porto di Termoli, Comune di Termoli, Comune di Campomarino, Comune di Montenero di Bisaccia, Comune di Petacciato, Arpa Molise, le associazioni operanti nel settore della pesca, e ogni altra istituzione interessata, al fine di tutelare la qualità dell’ambiente marino e della costa, rimuovere i rifiuti dai fondali marini, raccogliere e riciclare i rifiuti plastici presenti in mare”.

L’azione, però, non può completarsi senza il coinvolgimento di vari enti che svolgono funzioni in materia di gestione dei corsi d’acqua: “Per questo chiedo al Governatore – aggiunge Manzo – Di coinvolgere questi enti, dalle Autorità di Bacino ai consorzi di bonifica, in un progetto di studio finalizzato ad applicare in ambito regionale la tecnica che intercetta i rifiuti presenti nelle acque fluviali prima che giungano al mare”.

In ultimo la mozione “mira ad abbracciare la politica ‘fishing for litter’, letteralmente ‘pesca dei rifiuti’ attraverso il nuovo piano dei rifiuti o con l’approvazione di una normativa regionale in materia di smaltimento dei rifiuti raccolti accidentalmente dai pescatori: un’importante attività di recupero delle plastiche smaltite nei nostri mari. Un passaggio importante, quest’ultimo, perché manca in tutto il Mediterraneo un indirizzo chiaro su come raccogliere e smaltire rifiuti e, soprattutto, non è chiaro chi debba sostenere i costi di smaltimento”.