Mezzi vecchi e pericolosi

Circolare Gtm a fuoco, perdita di nafta all’origine del guasto. Molise come Roma, troppi bus in fiamme

Inevitabile il paragone con la Capitale dopo l’episodio che intorno alle 10 di questa mattina, 8 agosto, ha coinvolto un autobus del trasporto pubblico urbano di Termoli. Perché, esattamente come è successo a Roma, peraltro in decine di casi, anche in questa vicenda l’origine va ricercata nella obsolescenza del veicolo.

Una circolare del 2005, a gasolio, che effettua da 14 anni il tragitto tra il quartiere di Difesa grande e Termoli centro. Vecchio, inevitabilmente. Usurato.

Secondo gli accertamenti portati avanti dai Vigili del fuoco, che sono intervenuti dopo che l’autista – particolarmente bravo nel mettere in salvo i 6 passeggeri fra i quali un ragazzo in sedia a rotelle – aveva provato inutilmente a spegnere le fiamme con l’estintore, l’origine del rogo che ha ridotto il veicolo a una carcassa carbonizzata andrebbe ricercata più che in un corto circuito del vano motore in una perdita di nafta.

Ovvero una canalina dell’impianto bucata, che ha favorito la fuoriuscita del carburante, il quale in breve ha innescato le fiamme. Non è stato però un incendio divampato in pochi attimi, come capitato altre volte, e anche per questo non ci sono stati pericoli di incolumità per le persone.

Non è stata aperta di conseguenza alcuna inchiesta, né sono stati posti sotto sequestro i resti di ferro del veicolo, finito nel parco macchine della società Larivera, al Sinarca, che gestisce il trasporto pubblico di Termoli e che è in gara per il nuovo appalto e l’innovazione in città con autobus elettrici.

Nell’attesa che i mezzi del trasporto vengano svecchiati, però, lo scenario è desolante. La maggioranza dei bus in circolazione sono più che datati, praticamente esauriti nelle loro potenzialità. E non è solo il caso dei pullman  termolesi, perché il Molise negli ultimi mesi ha registrato una lunga serie di autobus in andati a fuoco.

La tragedia sfiorata oggi non è infatti che l’ultima di una lunga serie per quanto riguarda gli autobus molisani. Il caso più eclatante degli ultimi mesi è quello dello scorso novembre, quando un mezzo dell’Atm prese fuoco tra Larino e Casacalenda, mentre trasportava ben 30 studenti a bordo che si recavano a scuola. Provvidenziale la prontezza di riflessi dell’autista che ha evitato una strage visto che il rogo aveva letteralmente divorato il pullman in pochissimo tempo e far scendere trenta persone in preda al panico non è stata una operazione semplice.

A marzo un episodio interessò un mezzo Seac nel capoluogo. La perdita di gasolio dell’autobus causò un incendio, anche in quel caso per fortuna senza conseguenze. A dicembre 2018 un episodio analogo coinvolse un mezzo Flixbus partito da Termoli e che dovette arrestare la sua corsa nei pressi di Vasto per lo sprigionarsi delle fiamme a causa di un malfunzionamento. Sempre senza feriti e conseguenze, l’incendio dello scorso giugno di un mezzo urbano di Campobasso che distrusse la parte posteriore del mezzo.

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