17esima edizione

Alba Rohrwacher rivela a MoliseCinema: “Vorrei lavorare su un musical”

La nostra video intervista con l’ospite di spicco della 17esima edizione di MoliseCinema. Tra le dediche ai fan, il libro che ripercorre la sua carriera, l’incontro col pubblico e un piatto di sagne e fagioli, ecco com’è andata la sua serata al Festival, del quale dice: “E’ importantissimo così come il cinema del paese, che deve resistere”.

Per i critici è l’anima ribelle o l’acrobata del cinema italiano, per i cinefili incalliti è l’attrice più completa in circolazione. Per il pubblico di MoliseCinema più semplicemente Alba Rohrwacher è stata un’ospite cortese, simpatica e davvero interessante.

L’attrice del ‘Papà di Giovanna’, della ‘Solitudine dei numeri primi’ e di altri film intensi e di qualità, è arrivata al Festival di Casacalenda ieri pomeriggio alle 17.30. Da quel momento si è magnificamente integrata nel contesto di una rassegna che ha nell’autenticità del luogo e dei suoi interpreti il punto di forza. Interviste, foto, autografi, dediche, una passeggiata nel borgo, infine un piatto di sagne e fagioli al cinebistrot, seduta comodamente su una balla di fieno, tra il direttore di MoliseCinema Federico Pommier e la sindaca di Casacalenda, Sabrina Lallitto. Nel mezzo, il clou della 17esima edizione del Festival: l’atteso incontro con il pubblico.

Incalzata dallo stesso Pommier e da Federico Pedroni, che le hanno dedicato “Alba Rohrwacher, l’acrobata del cinema italiano”, seconda uscita della collana ‘Pagine di MoliseCinema’ Cosmo Iannone Editore, Alba ha raccontato il suo rapporto simbiotico con il cinema, dispensando aneddoti curiosi e divertenti al foltissimo pubblico presente. Gustosi davvero quelli legati all’esperienza nel cast eterogeneo della fortunata commedia ‘Perfetti sconosciuti’ e l’altro alla Quinzaine des Realisateurs di Cannes quando è arrivata la vittoria con ‘Troppa grazia’ ma lei, il regista Gianni Zanasi e tutti gli altri del cast erano convinti che il film non fosse in concorso!

MoliseCinema le ha dedicato anche uno speciale di diversi lungometraggi, che rappresenta un ottimo percorso di lettura della sua carriera, dagli esordi a “Troppa grazia”, in concorso al Festival e proiettato subito dopo il suo intervento.

Alba Rohrwacher è un moto perpetuo: “Abbiamo appena presentato a Locarno ‘Magari’ di Ginevra Elkann, che uscirà in Italia nel 2020” ci ha detto nella video intervista che vi proponiano. Quando le chiediamo cosa vorrebbe prima o poi realizzare tra le nuove esperienze cinematografiche, ci risponde: “Vorrei lavorare su un musical. Mi piace fare cose che mi portano ad approfondire o a studiare una disciplina particolare”. Capacità recitative a parte, è forse anche questo uno dei segreti di Alba: la sua naturale predisposizione a conoscere, a toccare con mano, “la sua vivacità intellettuale e curiosità”.

Del libro che ‘Pagine di MoliseCinema” le ha dedicato dice: “Quando l’ho letto mi ha emozionato. E’ sempre strano sentire altre persone che raccontano qualcosa di te. Sono state scritte tante belle cose, inoltre leggendolo ho forse ripercorso per la prima volta le tappe di tutti questi anni di lavoro, cosa che tendo a non fare”. Nel volume sono raccolti numerosi saggi di apprezzati critici e le interviste ad alcuni importanti registi che hanno lavorato con lei: Pupi Avati, Laura Bispuri, Giorgio Diritti, Costanza Quadriglio, la sorella Alice, e Saverio Costanzo, suo compagno nella vita di tutti i giorni.

Le chiediamo infine del cinema in piazza, dei paesi che sembrano diventare un set, in sostanza le chiediamo di MoliseCinema: “E’ importantissima questa rassegna, così come è importante il cinema di Casacalenda che – conclude con un sorriso avvolgente e la voce leggera e rassicurante suo marchio di fabbrica – deve assolutamente resistere”.

 

leggi anche
Cala il sipario
MoliseCinema, la grandezza di un sogno cui partecipa un’intera comunità. Tutti i vincitori