Sono in attesa di essere ricevuti dai vertici del Comitato Nazionale Nascite, presso il Ministero della Salute a Roma, i sindaci del Basso Molise che oggi si sono recati nella Capitale per la vicenda dell’ospedale San Timoteo. Ad accompagnarli, a sorpresa, l’ex direttore sanitario del nosocomio adriatico Filippo Vitale, da alcuni mesi in pensione.
Vitale conosce la situazione relativa al presidio di Colle Macchiuzzo e ha vissuto tutti gli anni – ad eccezione dell’ultimo – caratterizzati da tagli di servizi e accorpamenti di reparti. La sua “esperienza” in materia sanità è considerata a preziosa dai primi cittadini che hanno intrapreso una battaglia in difesa del Punto Nascite di Termoli, chiuso su decreto del commissario e del Ministero stesso in quanto non rispetta gli standard di sicurezza imposti dalla legge, non avendo un numero minimo di parti all’anno pari a 500 ma ponendosi bene al di sotto di questa soglia.
Lunedì scorso il Tribunale Amministrativo regionale ha concesso la sospensiva bloccando per il momento la chiusura del reparto, ma il problema della carenza di medici, dai ginecologi ai pediatri, non è stato chiaramente risolto. I sindaci sono a Roma anche per illustrare il rischio elevatissimo di interruzione di pubblico servizio per ostetricia e per altri reparti del San Timoteo. Oltre a Francesco Roberti, sindaco di Termoli, fanno parte della delegazione Giuseppe Caporicci di Portocannone, Mario Bellotti di Guglionesi, Piero Donato Silvestri di Campomarino, Giorgio Manes di Montecilfone, Gigino D’Angelo vicesindaco di Montefalcone del Sannio e Gianfranco Sciarretta sindaco di Castelmauro.
commenta