Termoli

Niente premio di produzione, lavoratori Fis scioperano. Adesione del 100%

E' totale sui tre turni l'adesione allo sciopero di 8 ore che le sigle sindacali hanno stabilito per la giornata di oggi. Alla base della protesta il mancato premio ai lavoratori assegnato dallo stabilimento chimico e farmaceutico del Consorzio Industriale. Dietro la manifestazione anche questioni legate alla sicurezza e al nuovo impianto di produzione

Alle 13.15, ora di convocazione del secondo turno dei lavoratori impiegati alla Fis, fabbrica sintetica italiana del nucleo industriale di Termoli, il termometro è più vicino ai 40 gradi che ai 30. Ma a rendere ancora più bollente il clima nella torrida giornata di lunedì 22 luglio, c’è la protesta dei dipendenti che, assieme alle sigle sindacali Filctem – Cgil, Femca Cisl e Uiltec, hanno deciso di incrociare le braccia fuori dai cancelli dell’azienda chimica.

Alla base dello sciopero di otto ore, come annunciano le Rsu, c’è la sospensione del premio di produzione che l’azienda avrebbe dovuto erogare ai 214 dipendenti attualmente impiegati nella seconda azienda del nucleo industriale, dopo la Fca, per numero di lavoratori. Le perplessità riguardano il congelamento dei 64 milioni di euro di MOL, il margine operativo lordo, prima confermato e poi “rimangiato con la scusa di dover scorporare 28 milioni di euro perché frutto di penali avute da una commessa disdettata”, ha affermato Carlo Scarati della Uiltec. Una situazione che non è stata ben vista né dai dipendenti né dalle sigle sindacali che si chiedono come mai “il dazio debba essere pagato dai lavoratori quando l’azienda ha comunque intascato i soldi”, ha aggiunto Scarati.

Si tratta, tuttavia, solo della goccia che ha fatto traboccare il vaso, per usare un modo di dire: “Ci sono problemi di inquadramento, di microclima perché il nuovo impianto va ancora assestato – ha criticato ancora Scarati ai microfoni – Ci sono anche problematiche legate a produzioni che dovrebbero avere un’organizzazione diversa”. Una protesta sentita che è stata in grado di coinvolgere tutto il personale attualmente impiegato nella Fis, ad eccezione di 6 persone per turno, i cosiddetti comandata, che devono garantire la sicurezza dell’impianto.

La richiesta ai vertici della Fis, espressa ai microfoni della stampa, è semplice: “Il recupero delle cifre che fanno parte del premio per cui abbiamo lottato per tanto tempo e per cui aveva accordato già una dilazione assieme alla 14esima, oltre ad una professionalità maggiore da parte di chi deve dare direttive”.

Sullo sciopero interviene anche il coordinatore della Regione Molise Femca Cisl Massimiliano Recinella: “Dopo mesi di sacrifici, la giusta ricompensa che i lavoratori della FIS auspicavano, avendo raggiuto i parametri del premio di partecipazione (accordo di secondo livello aziendale), confermato dalla direzione aziendale nei vari incontri con la rsu di stabilimento, sarebbe stata il pagamento del premio di partecipazione, risultato del frutto del duro lavoro dei lavoratori. All’ultimo momento l’azienda, facendo retromarcia sui risultati del MOL che erano ampiamente traguardati rispetto al budget prefissato, ha disatteso le aspettative di tutti i lavoratori. La femca CISL condanna l’atteggiamento aziendale che ha portato la quasi totalità dei lavoratori a scioperare e chiede di ripristinare subito le condizioni di serenità più volte reclamate dai lavoratori”.