Campobasso

Morte sulla via Matris: disposta l’autopsia sul corpo del barista 56enne caduto in un dirupo

Continuano le indagini degli inquirenti per chiarire dinamiche e cause del tragico evento: nel pomeriggio di oggi 26 luglio è stata eseguita l’ispezione cadaverica ed il pm Elisa Sabusco ha inoltre prescritto l’esame autoptico. Paolo Sangregorio - molto conosciuto in città anche per via del suo lavoro in un noto bar del centro - avrebbe perso l’equilibrio scivolando per 20/25 metri prima di impattare violentemente contro il terreno.

Non è stato il vento. A muovere le fitte fronde della via Matris, questa mattina, non è stato il vento. Ma un tonfo sordo, accompagnato da un lamento che ha urlato alla vita l’addio più struggente.

Perché è proprio lì, sull’orlo di uno scosceso dirupo, che Paolo Sangregorio ha incrociato la sorte. Il vuoto, in un attimo. Poi la caduta. E l’appuntamento col fato chiuso con il sipario più doloroso, con i rintocchi più tristi.

L’arrivo dei Vigili del Fuoco e della Polizia, la corsa in ospedale, i primi disperati tentativi di strappare al destino la promessa di un’altra possibilità. Tutto inutile. Perché il cuore dell’uomo ha smesso di battere prima che ogni cura potesse sortire l’effetto sperato.

Lacrime e dolore, oltre all’incertezza. Perché gli inquirenti sono ancora al lavoro per chiarire definitivamente la dinamica dell’accaduto.

Il 56enne, volto conosciuto in città e barista in un famoso bar del centro di Campobasso, sarebbe scivolato per 20/25 metri prima impattare violentemente con il terreno: ad avvertire le autorità, invece, un operatore ecologico allertato improvvisamente dal rumore di quella violenta caduta. Ancora difficile, al momento, individuare il punto esatto in cui il compianto barista avrebbe perso l’equilibrio.

I pompieri hanno battuto in lungo e in largo ampissime aree del sentiero, calandosi dalla parete collinare per cercare di rinvenire elementi preziosi per le investigazioni, nella speranza di riuscire a individuare con precisione la zona in cui l’uomo si trovava prima di scivolare. Dalle prime ricostruzioni, inoltre, sembrerebbe che il 56enne sia riuscito a specificare il proprio nome ai soccorritori e ad assicurare loro che si trovasse lì da solo, prima di perdere la vita.

Intanto, le indagini proseguono in maniera serrata. Il pm Elisa Sabusco ha disposto l’ispezione cadaverica, effettuata nel primo pomeriggio di oggi (26 luglio), anche se sarà l’autopsia, già prescritta, a chiarire ulteriormente le cause del decesso.

Restano sgomento e amarezza per una perdita dolorosa che ha già segnato la città con un velo di tristezza.