Nottate di caldo e di repulsione al Borgo vecchio di Termoli. Protagonisti i topi. Non uno, non due, ma tanti, che scorrazzano tra resti di cibo, bazzicando l’esterno di locali, arrivando sulla soglia di attività commerciali, intrufolandosi nei cortili interni dei residenti e nascondendosi tra i vasi di fiori dei vicoli.
Più che topi, pantegane. Quelli delle fogne, grossi e resistenti, che destano orrore fra i cittadini e in modo particolare le signore che in estate abitano il paese vecchio e stazionano nelle ore più fresche davanti le abitazioni, per concedersi un minimo di refrigerio quando cala il sole. Ed è proprio a quell’ora che i ratti fanno la loro “apparizione”, specialmente in via Policarpo Manes dove c’è un edificio completamente all’abbandono, fatiscente, “tana” ideale per i roditori che a detta dei vicini lì potrebbero avere proprio il nido da cui partono nelle cacce alle provviste notturne.
La loro presenza è invasiva e deleteria, e suscita indignazione e schifo nei residenti che sono costretti (come si vede dalle immagini) ad attrezzarsi con trappole e veleni. Ma la rabbia è soprattutto il risultato della indifferenza degli organismi competenti, che sono stati contattai ma non hanno fatto nulla per rimediare al problema, una minaccia concreta sotto il profilo della igiene e della sanità
“Abbiamo chiamato più volte la Asrem ma non è intervenuto nessuno, ci hanno lasciato soli ad affrontare la cosa come se fosse affare nostro e di nessun altro” sostengono i cittadini. Che ora chiedono all’assessore all’Ambiente del Comune di Termoli Rita Colaci un’azione tempestiva contro i topi che, oltre a creare allarme, sono un terribile biglietto da visita per il più bel quartiere della città, pieno in questa stagione di visitatori e turisti.
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