Termoli

Il Vescovo di Efeso diventa un fumetto: la vita di San Timoteo racconto a misura di bambino con Pippo Franco testimonial fotogallery

Nato grazie all’intuito di Don Benito Giorgetta che lo ha scritto, il fumetto di San Timoteo è edito da Francesco Di Vitto e disegnato da suo padre Domenico. Racconta la vita e la storia termolese del discepolo di Paolo

L’amore di San Timoteo, Vescovo di Efeso, discepolo di Paolo e compatrono di Termoli che ha scelto questa città e questo popolo come luogo per la sua vita e la sua sepoltura, è innegabile: esattamente come la devozione che i termolesi hanno per lui e che viene rimarcata ogni anno il giorno 11 maggio con la festa in suo onore a cui, da un paio di anni, si aggiunge il Palio omonimo. La sua è stata una vita ricca di gioie e di sacrifici che, ora, è raccontata attraverso delle vignette dedicate.

Il fumetto, parte integrante della cultura popolare, a metà strada tra la televisione ed i libri, assume le vesti di San Timoteo, presentandosi come una narrazione della vita e della storia termolese del compatrono. Pur trattandosi di un’opera fortemente realistica, tutto il tono delle vicende che lo vedono protagonista è epico, con gli abiti disegnati fin nei minimi dettagli e con il racconto che si snocciola in un linguaggio semplice, facilmente comprensibile anche dai più piccoli, affinché il patrimonio di San Timoteo non venga perduto nella storia.

E infatti, è principalmente a loro che è dedicato: nato grazie all’intuito di Don Benito Giorgetta che ha scritto i testi, il fumetto è edito da Francesco Di Vitto e disegnato da suo padre Domenico ed è stato presentato domenica pomeriggio alla presenza del fumettista, del vescovo Monsignor Gianfranco De Luca, dell’attore Pippo Franco e di Don Benito. Numeroso il pubblico presente in sala, a cominciare del sindaco Francesco Roberti, passando per il Tenente dei Carabinieri Edgard Pica, Ordo Cavalieri Termole, i Cavalieri di San Timoteo ed un nutrito gruppo di fedeli e curiosi.

Ad introdurre e spiegare la nascita del fumetto è stato il padrone di casa Don Benito Giorgetta che, dopo l’ascolto del canto ‘Ravviva tu il dono di Dio che è in te’, ha invitato i presenti  ad una riflessione: “Siamo chiamati a gioire dei doni, di tutti i doni depositati nella nostra vita dalla Provvidenza amorevole di Dio amore. Ma occorre ravvivare, ridare vita a tutto ciò che il tempo ha potuto consumare, le vicende abbiano potuto scoraggiare, la vita ha potuto tradire o le attese ci abbiano deluso. Ravvivare sì, ma con la forza di Dio che è in te”.

È proprio parlando di quello che ora potrebbe non esserci più, che il parroco di San Timoteo coglie l’occasione per esprimere un pensiero sull’ospedale termolese, rivolgendosi al sindaco Roberti: “Un saluto al neo sindaco, Francesco Roberti, con l’augurio che possa trovare forze e risorse per amministrare questa nostra città assieme alla sua giunta ed a tutto il consiglio comunale, perseguendo il bene comune con una particolare attenzione a chi ha meno voce, a chi ha meno risorse, a chi cerca incontro, dialogo, risposte e soluzioni ai propri problemi. San Timoteo aiuti l’ospedale a lui intitolato a ravvivare tutti i suoi reparti e a non permettere che questa popolazione  o quelle limitrofe siano mortificate nella loro imprescindibile ed intangibile diritto alla salute ed alla sua cura”.

Non si può accettare la morte delle nascite in questo territorio – ha concluso il parroco – Un grembo sterile non genera figli, un lembo di terra quella bassomolisana non può diventare sterile per decreto o per carenza di trend numerici. Non perché pochi, siamo inesistenti. Lo Stato esige le tasse non solo dagli abitanti di una megalopoli ma anche da quei pochi, sparuti cittadini nascosti e dimenticati su un cucuzzolo di montagna ed è giusto, ma doveroso, garantire a tutti i suoi cittadini i diritti sanciti dalla Costituzione tenendo conto anche delle diversità del territorio e delle sue esigenze. San Timoteo aiuti il San Timoteo”.

Quarantadue pagine di incontro tra immagine e parola, fuse assieme nei disegni che rappresentano Timoteo e che le abili e sapienti mani del fumettista Di Vitto hanno trasferito su carta, insegneranno ai bambini la fede e la carità di uno dei martiri della fede cristiana. “Un fumetto che ha richiesto parecchio lavoro – confessa Di Vitto che ha alle spalle mezzo secolo di esperienza – Quando Benito mi ha chiesto di realizzarlo in poco meno di due mesi, sono caduto a terra. Avevo proposto di terminarlo per ottobre, ma abbiamo faticato per terminarlo oggi ed accontentare Don Benito”.

Interessante l’intervento dell’attore, cabarettista e presentatore Pippo Franco, visibilmente commosso, che ha raccontato il suo percorso di fede, non disdegnando foto ed autografi, intrattenendosi a lungo con il pubblico ed a cui Don Benito e Cleofino Timoteo Casolino hanno donato uno speciale calco di San Timoteo in creta. In alto vi proponiamo la videointervista e le dichiarazioni rilasciate durante il debutto del fumetto di San Timoteo.

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