Neurochirurgia

A Teramo per le emergenze, il Pd alza le barricate a difesa del Cardarelli

“Basta smantellare il sistema sanitario pubblico del Molise”. Gli eletti del Partito democratico e della Sinistra al Comune di Campobasso alzano la voce dopo la nota con cui l’Asrem ha chiesto all’Asl di Teramo un ‘supporto’ nella gestione delle emergenze neurochirurgiche.

Per Alessandra Salvatore, Giose Trivisonno (questi ultimi due avevano preso le distanze dall’ex governatore-commissario Frattura) e Bibiana Chierchia, oltre ad Antonio Battista, il provvedimento “decreta la condanna a morte della Neurochirurgia al Cardarelli” e “si pone nella triste e drammatica scia dei provvedimenti adottati nelle ultime settimane”. Il riferimento è al punto nascite del San Timoteo di Termoli.

I consiglieri comunali dunque chiedono “l’immediata attivazione del Governo Regionale, nelle persone del Governatore e dell’Assessore Mazzuto,  nonché della delegazione parlamentare molisana (quella del Movimento 5stelle in primis),  affinché adottino tutte le misure politiche urgenti per ottenere dal Governo Lega/5stelle, a loro politicamente contiguo, il blocco dello smantellamento del Sistema Sanitario Pubblico in Molise e, attraverso una deroga e/o sospensione della normativa Balduzzi, la tutela del diritto alla salute, che la Costituzione Italiana garantisce a tutti i cittadini, senza subordinarla a calcoli matematici di sorta”.

E aggiungono: “Non consentiremo, a più di un anno dall’insediamento, con pieni poteri, del Governo nazionale e di quello regionale, di invocare, per nascondere le proprie piene e gravi responsabilità, scelte e/o responsabilità di altri. La attuale classe dirigente di governo, nazionale e regionale, ha preso impegni ben precisi con i cittadini molisani in campagna elettorale e lo ha fatto soprattutto sulla questione “Sanità”. Gli impegni elettorali, dopo più di 1 anno di attività, vanno onorati, per il bene, il diritto alla vita ed alla integrità psicofisica di tutti coloro che vivono in Molise”.

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