Il progetto che fa discutere

Tunnel, nuova puntata: Regione pronta a riprogrammare i 5 mln pubblici, ma la palla ce l’ha il Comune

Approvata mozione dei Cinque Stelle con emendamento della maggioranza Toma che impegna la Giunta a riprogrammare le risorse derivanti dai fondi europei e previste nel project financing. Ma prima serve che il procedimento sia concluso. Si attende che il Comune revochi la delibera che autorizza il ricorso al Consiglio di Stato

Adesso anche i fondi pubblici previsti per realizzare il famoso Tunnel sembrano prendere un’altra direzione. Almeno è questo quanto vuole la Regione Molise che oggi pomeriggio 11 giugno ha approvato una mozione di consiglio che impegna la Giunta Toma a riprogrammare i 5 milioni di risorse pubbliche, ma solo quando il procedimento potrà dirsi concluso e sicuramente non prima che il Comune revochi la delibera con cui Sbrocca ha dato mandato di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza sfavorevole del Tar.

Insomma ennesima puntata della vicenda del progetto di riqualificazione urbana che da cinque anni o quasi tiene banco fra Termoli e la Regione. Solo pochi giorni fa il colpo di scena, quando il Tar ha stabilito che è stata sbagliata la procedura, in particolare la parte voluta dalla Regione, ma che l’aggiudicazione per la riqualificazione che prevede non solo il passante, ma anche parcheggio interrato multipiano, teatro e molto altro alla De Francesco Costruzioni per quasi 20 milioni totali, non è in discussione.

Venerdì scorso, a poche ore dal ballottaggio, la delibera della Giunta Sbrocca per fare ricorso al Consiglio di Stato. Oggi una nuova discussione in consiglio regionale. “La sentenza ci dà stra ragione perché annulla tutti gli atti del Comune e dalla Regione e le maggiori responsabilità sono in capo alla Regione” ha commentato il primo firmatario dell’odierna mozione anti Tunnel, Valerio Fontana del M5s.

Secondo l’esponente pentastellato però gli errori compiuti sono stati causati “dalla connivenza fra le due amministrazioni, quella della Regione con Frattura e quella del Comune con Sbrocca. Hanno detto ‘tanto ci siamo noi, introduciamo la figura del responsabile unico del procedimento’. Ma così evidentemente non è, avevamo ragione sin dall’inizio”.

Fontana ha mostrato di dare credito alle parole del sindaco eletto Francesco Roberti, il quale “ha detto che revocherà la delibera di ricorso al Consiglio di Stato. Voglio dare al consiglio l’opportunità di spazzare via tutte le ambiguità impegnando a riprogrammare i 5 milioni in modo che ricadano sulla viabilità termolese, penso al porto, a strade come quelle di colle della Torre, Rio vivo, Fucilieri, di concerto con la nuova Amministrazione. Chiudiamo una pagina triste della politica, fatta di referendum negato e decisioni calate dall’alto”.

Ma è stata tanto la maggioranza di centrodestra che l’opposizione di centrosinistra a sottolineare che così facendo si sarebbe commesso un grave errore. “Ben venga la sentenza del Tar che mette ordine – le parole di Nico Romagnuolo di Forza Italia – ma la sentenza dice che l’aggiudicazione non c’entra con annullamento, bisogna aspettare e vedere cosa succede. Sono responsabilità che non ci competono. Io sono contro l’opera ma facciamo concludere questo iter dal Comune”.

Caustico Vittorino Facciolla: “Il rapporto fra società e Comune resta inalterato perché la sentenza sulla autorizzazione nulla dice. Il Tar dice che si doveva fare un percorso diverso, andava fatta la Vas. Ma questo tipo di scelte non le fa il Pd, le fa il servizio, non la politica. Dicendo queste cose Fontana afferma una cosa non solo falsa, ma che non gli fa onore. I tecnici non vanno dove dice la politica se non sono convinti perché firmano loro gli atti”.

I Cinque Stelle hanno sostenuto in toto l’emendamento Fontana. Per Andrea Greco “questa sentenza mette una pietra tombale sul progetto. Chiediamo con un apposito atto di indirizzo di riprogrammare i fondi individuando nuovi interventi per infrastrutture e mobilità sostenibile”.

Tuttavia Patrizia Manzo ha invitato a essere cauti. “L’aggiudicazione è vincolata e la Regione non ha ancora girato i fondi. Ma se il procedimento andasse avanti, la Regione dovrà restituire quei soldi? Possono essere riprogrammati? A Termoli ci sarà una nuova Giunta comunale, immagino sappiate darci indicazioni sui 5 milioni”.

Ha provato a fare ulteriore chiarezza l’assessore Vincenzo Niro: “Non possiamo discutere col forse – ha detto -. La sentenza nulla dice sulla revoca al bando di gara. C’è in corso un procedimento giudiziario che è solo a una prima fase ed è in atto un nuovo procedimento voluto dalla Giunta di Termoli. Sfido chiunque a destinare in maniera diversa quei fondi. Se la sentenza viene ribaltata dove troviamo i fondi? Oggi la sentenza Tar non è definitiva, al netto di cosa vorrà fare il nuovo sindaco”.

Ci sono stati quindi vari momenti di sospensione e interventi di Scarabeo, Pallante, Nola, oltre a quello di Michele Iorio che ha indicato la strada. “Destinare i fondi al Comune di Termoli è doveroso ma si può riprogrammarli solo nel caso in cui si verifichino le condizioni. Bisogna invitare la Giunta a riprogrammarli a favore del Comune di Termoli solo a condizione che sia chiusa la vicenda giudiziaria”. Identica indicazione del sottosegretario Quintino Pallante. “Dobbiamo attendere l’esito giudiziario, che adesso sta andando di pari passo con l’orientamento politico. È condivisibile riprogrammare i fondi su Termoli ma così come è formulato daremo parere contrario all’emendamento”.

E così è stato nonostante le modifiche dell’ultima ora. Alla fine bocciato l’emendamento Fontana, approvato quello di Pallante. È stata impegnata la Giunta regionale “ad avvenuta conclusione del procedimento secondo la sentenza del Tar, a riprogrammare le risorse trovando nuovi interventi per la mobilità sostenibile e infrastrutture oltre a iniziative a favore del Comune di Termoli”.

Favorevoli tutti i presenti, quindi sia il centrodestra che i Cinque Stelle. Unica contraria Micaela Fanelli del Pd, che ha chiarito: “Voteremo contro qualsiasi atto che sia contrario alla realizzazione del tunnel”. Tutto l’opposto del pentastellato Fontana: “Noi Cinque Stelle voteremo a favore qualsiasi cosa che sia contro il progetto”. Altro che prove di alleanza.

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