Regione

Nuova legge sul commercio, i sindacati “Noi non convocati, è una vergogna”

La Regione ha avviato la concertazione per una revisione della legge sul commercio, vecchia ormai di 20 anni. Plaude la Confcommercio mentre sono critici i sindacati che lamentano di non essere stati convocati

Si sta lavorando alla revisione della legge regionale sul commercio, datata di ormai 20 anni. Le concertazioni con le associazioni datoriali sono iniziate ma – accusano all’unisono Cgil, Cisl e Uil -, non così per quelle rappresentative dei lavoratori.

La Confcommercio plaude all’iniziativa e agli emendamenti in discussione: “Sono state accolte positivamente nel nuovo testo legislativo, presentato nell’ultimo incontro che le associazioni di categoria hanno avuto con il presidente della Regione Molise Donato Toma e con l’assessore Vincenzo Cotugno, le sollecitazioni condotte nel corso degli anni per una necessaria modifica della Legge Regionale 33 del 27 settembre 1999, che disciplina il settore del commercio.

Un testo che, introducendo modifiche e novità, pone finalmente un’unica cornice normativa per tutte le attività legate al settore del commercio, novità introdotte partendo dall’ascolto e dal confronto con le associazioni di categoria”, commentano dalla principale confederazione dei commercianti.

“In particolare, in un’ottica moderna e di innovazione, il nuovo Codice del Commercio oltre a prevedere la qualificazione e la valorizzazione dei luoghi del commercio, pone particolare attenzione all’obbligo di applicazione dei contratti collettivi di lavoro – garanzia di legalità, trasparenza e concorrenza leale -, avvia la semplificazione burocratica, favorisce la formazione e l’informazione destinata agli imprenditori. Definisce, infine, le novità rappresentate dai ‘temporary store’, interviene nella rivitalizzazione dei nostri centri storici e promuove il ruolo sociale del commercio nei piccoli centri, troppo spesso connotati da fragilità e perifericità”, proseguono da Confcommercio che sottolinea come questo sia un passo necessario per affrontare le problematiche del settore nella nostra regione che, anche attraverso le misure di aiuto contenute nel nuovo bando regionale sul commercio a valere sulle risorse dell’Area di crisi complessa, pone una prima giusta attenzione per tutte quelle attività che contraddistinguono il tessuto economico e sociale della nostra regione e che contribuiscono allo sviluppo dell’intero territorio.

La concertazione approfondita cui plaude la Confcommercio è messa in discussione dai sindacati che lamentano invece proprio il fatto di non essere stati convocati. “Scrivere regole sui lavoratori senza consultare i loro rappresentanti è paradossale”, tuonano le principali sigle sindacali. Il segretario della Uiltucs, Pasquale Guarracino, contattato da Primonumero.it, esprime forti perplessità sulla mancata convocazione dei rappresentanti dei lavoratori, su cui penderà la nuova legge. “Il Governatore e l’assessore al lavoro non hanno convocato chi si occupa delle maestranze ed è un fatto vergognoso. Da tanto auspichiamo nella revisione della legge sul commercio ma avremmo voluto discutere di aspetti come le aperture domenicali, quelle festive e gli orari di lavoro”. I sindacati denunciano – da tempo – le disparità del settore che a loro avviso nascono dalla presenza di tantissimi contratti ‘pirata’.

I sindacati promettono che impediranno che verranno prese decisioni senza di loro.

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