Il caso politico è il mancato faccia-a-faccia

Ballottaggio senza confronti diretti tra candidati. “Il sale della democrazia temuto e schivato”

Non solo a Termoli: ora anche Roberto Gravina chiede a Maria Domenica D’Alessandro un faccia a faccia che la candidata di centrodestra ha finora rifiutato, replicando la posizione del candidato di centrodestra di Termoli Francesco Roberti.

Se al primo turno del voto per le Amministrative 2019 di Termoli e Campobasso il problema non si è posto (nella foto due immagini del confronto tra aspiranti sindaci su Telemolise, nella trasmissione Moby Dick di Giovanni Minicozzi), al ballottaggio il tema è già diventato l’argomento “caldo” per eccellenza.

A tenere banco, specialmente sui social, non è – come sarebbe lecito e auspicabile attendersi – il confronto tra candidati alla carica di sindaco bensì la mancanza di confronti. Che sembra dipanarsi dalla costa al capoluogo di regione in una imprevedibile costante. Se a Termoli il candidato del centrodestra Francesco Roberti, consigliato dai fidatissimi che gli stanno vicino e lo stanno affiancando in questa campagna alle battute finali, ha finora rifiutato ogni proposta di confronto con l’avversario Angelo Sbrocca (sia pubblico che “protetto”, vale a dire senza claque e tantomeno provocatori a infiammare il clima), a Campobasso il confronto tra Roberto Gravina e Maria Domenica D’Alessandro era atteso e dato per scontato. Ma così non è, a sentire il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle che accusa l’avversaria di “trovare il modo di cambiare le carte in tavola per quanto riguarda l’informazione, evitando ogni confronto diretto con il sottoscritto”.

Nel capoluogo sembra scoppiare un nuovo caso politico incentrato proprio su questo, specialmente dopo il confronto che doveva tenersi con IsNews e che ha visto la D’Alessandro andare via, lasciando la giornalista e l’avversario politico davanti alla telecamera. “I confronti diretti sui programmi e non su cose che esulano dalla contrapposizione politica – scrive Roberto Gravina – sono il presupposto delle forme democratiche aperte, partecipate ed evolute. Chi rifugge da ciò crogiolandosi nella considerazione tutta personale che ciò che è importante è semplicemente la conta dei voti da racimolare, dimostra poca considerazione dei cittadini e conferma, ma oramai non è più una novità per nessuno, che una cosa è conoscere realmente le problematiche di una città e un’altra è sbandierare soluzioni senza capo né coda, magari da un palco, confidando nell’applauso amico, ma senza riflettere sulle illusioni che la propria negligenza crea”.

E spiega: “Non è una sorpresa la fuga da ogni confronto pubblico del candidato del centro destra. Ogni confronto a due già programmato come tale, in poche ore, è stato trasformato in interviste singole”.

In pratica la stessa cosa accaduta a Termoli, dove l’hastag #confrontati sta facendo il giro dei social da giorni e dove, da facebook, Angelo Sbrocca – che sabato ha portato un fantoccio di cartone in conferenza stampa a voler simbolicamente indicare l’atteggiamento dell’avversario Roberti – rilancia, con tanto di video: “Roberti confrontati, basta bugie. Ieri mi sarei aspettato di vedere il candidato Roberti alla festa della Repubblica sia in piazza S.Antonio sia alla Festa che da ben 16 anni si organizza a Termoli. Lì, ad esempio c’era anche Nick Di Michele del Movimento 5 Stelle. Lo staff di Roberti si è premurato di giustificarlo con una sua partecipazione ad un evento di famiglia ma poi è stato visto al bar a prendere un aperitivo con gli amici. Quindi al termine dell’evento privato avrebbe potuto raggiungerci alla Festa della Repubblica. Forse sarebbe meglio smetterla di dire bugie caro Roberti, perché hanno le gambe corte. Per questo, Roberti, ti invito nuovamente a confrontarti con me per dare la possibilità ai nostri cittadini di scegliere consapevolmente il prossimo sindaco”.

E intanto, da Campobasso, Gravina del 5 Stelle esplicita più o meno lo stesso concetto: “Da parte nostra il dialogo politico contempla anche il confronto diretto, ripetiamo sui temi non su altro, ma per chi si spende per il centro destra evidentemente non è così.  Il 9 giugno i cittadini di Campobasso avranno la possibilità di chiarire a chi pretende di amministrarli da lontano, dal chiuso delle segrete stanze, anche questo. Noi, fino all’ultimo minuto disponibile, saremo sempre disposti al confronto pubblico con il candidato del centro destra, chi dai confronti fugge per strategia o per timore dovrebbe avere l’onestà intellettuale di dichiararlo apertamente non a noi ma alla città che poi si vorrebbe amministrare.”

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