Corpus domini antidoto al decadimento

A spasso tra Scarabattolo, t-shirt al Diavolo e vetrine ai Misteri. E alberghi e b&b sono al completo fotogallery

Boom di prenotazioni nei principali alberghi e nelle altre strutture ricettive del capoluogo: tantissimi i turisti accorsi per vivere la tre-giorni di appuntamenti e, soprattutto, la suggestiva sfilata degli “Ingegni” di Paolo Saverio Di Zinno. Alcuni esercenti commerciali hanno scelto di allestire vere e proprie vetrine tematiche, per rievocare lo spirito e l’atmosfera di una festa radicata nella spiritualità e nella cultura di Campobasso e della sua gente.

Non solo monumento alla mistica e alla tradizione popolare. I “Misteri” e il Corpus Domini rappresentano da sempre una parentesi straordinariamente evocativa nella storia di Campobasso, una vera e propria celebrazione collettiva ricca di pathos e di un profondo accento identitario.

Eppure, la festività che la città si appresta a vivere nei prossimi giorni sembra propagare le sue dinamiche – emotive e non solo – anche su altri livelli, come a rimarcare ulteriormente la natura di un evento quasi totalizzante, capace di penetrare in ogni aspetto della quotidianità e della vita del capoluogo. Nelle strade, nei vicoli, in piazza e tra la gente, si respira infatti un’atmosfera peculiare: ogni cosa appare come segretamente irradiata da una luce intima che ognuno di noi ben conosce, avendola custodita sin dall’infanzia tra le pieghe del proprio cuore. E l’attesa – densa, trepidante, a tratti magica – di quella rappresentazione così amata, altro non é che il tabernacolo della sua santificazione.

A interpretarla, quell’atmosfera, ci hanno pensato anche alcuni esercenti locali, allestendo delle vetrine tematiche assolutamente suggestive. 

É il caso di via Mazzini, ad esempio, dove il noto store “Nella” ha dedicato ai “Misteri” praticamente ogni facciata: bellissime le composizioni, fascinoso il colpo d’occhio, in una cornice figurativa – equamente suddivisa tra presenze angeliche e “tentatrici” – capace di valorizzare anche la pubblicazione de “La domenica dei Misteri”.

E c’è perfino chi, ormai da circa un decennio, ha scelto di destinare in via esclusiva anche un “temporary store” all’appuntamento: gadget, abbigliamento, libri e altri accessori “a tema” saranno infatti disponibili fino a domenica nel negozio “Il diavolo dei Misteri”, esperienza commerciale senza fini di lucro tra corso Vittorio Emanuele e via De Attelis.

“L’anno scorso abbiamo fatto una pausa ma devo riconoscere che l’evento ci è mancato tantissimo – spiega Paola Pietrangelo, presidente Ares, agenzia che ha curato l’iniziativa – Dai tempi del grande ‘scatulone’ al centro di piazza Municipio ad oggi questo evento è entrato ormai nel nostro dna perché rappresenta la nostra vision, il nostro modo di essere. Amiamo profondamente la nostra città e tutto ciò che di bello in essa si può vivere e portare. E soprattutto ci piace condividere le cose belle che possono esaltare e rappresentare la nostra Campobasso”.

Senza contare, poi, l’ormai consueta vetrina allestita dall’artista campobassano Franco Baranello nella sua bottega di via Marconi: quella de “Lo Scarabattolo”, è ben più che una composizione estetica, arrivando a incarnare piuttosto il sapiente tributo al valore culturale del Corpus Domini e all sua portata spirituale e folkloristica.

Ma c’è di più. Perché la festa di domenica prossima rappresenta un provvidenziale accadimento anche per il commercio cittadino; soprattutto per le strutture ricettive.

I principali hotel di Campobasso – dal “San Giorgio” al “Centrum Palace”, passando per il “Grand Hotel Rinascimento” – hanno fatto registrare infatti una forte impennata di prenotazioni, decisamente superiore alla media generalmente registrata in tutti gli altri weekend dell’anno.

“Nonostante la già ottima affluenza – spiega Manuele Martelli, responsabile marketing del Gruppo Eden – abbiamo avuto al San Giorgio un ulteriore incremento di prenotazioni per questo fine settimana”.

Un trend che per fortuna ha interessato anche i vari “bed & breakfast”, che ormai già diversi mesi (alcuni addirittura dallo scorso marzo) hanno incassato il “sold out” di struttura. “Un bilancio assolutamente positivo – ci racconta Sara, di “Casa degli Orefici” – In alcuni casi, poi, tra i proprietari di “b&b” si è instaurata anche una preziosa collaborazione solidale per cercare di offrire ospitalità anche ai turisti rimasti senza alloggio in vista dell’attesa tre-giorni”.

Soddisfatti anche i proprietari del b&b “Regina Elena”:  “È una piacevole inversione di tendenza rispetto a quanto accade generalmente durante l’anno, periodo in cui ci sono più richieste nei giorni normali e nel weekend. E questo – sottolinea Agostino Natilli, uno dei titolari della struttura – dimostra che il Corpus Domini ‘funziona’ davvero”. 

Quest’anno, poi, tante persone originarie del Molise ma residenti all’estero o fuori regione hanno deciso di tornare a Campobasso proprio per godersi il Corpus Domini, oltre che per salutare amici e parenti.

“Per tutta la settimana ospiteremo una famiglia che vive a Torino, ma è originaria di Campobasso. Tutti gli anni torna a Campobasso per vivere questa festa perchè sono molto legati a questa tradizione”, spiegano dal b&b ‘Antichi ferrai’ di via Ferrari. Pieno anche il vicino b&B ‘La Terrazza‘: “Le stanze sono piene. In una di queste ospitiamo persone originarie di Campobasso e tornate in questa occasione. Inoltre, ci sono degli stranieri: arrivano dall’Europa”. Stesso discorso nel b&B ‘C’era una volta’ in piazza dell’Olmo: “E’ tutto esaurito, soggiornano qui molisani che risiedono in altre zone d’Italia e all’estero. Sono qui per Corpus Domini, ma anche per salutare i parenti”.

La città, dunque, con i “Misteri” risorge. E non solo in termini di presenze e “accessi”, ma anche dal punto di vista commerciale: un tasto che ha più volte fatto registrare purtroppo stasi pericolose e molto spesso sofferte. Segno che una programmazione culturale efficiente e strategica, se proposta non soltanto “una tantum”, può davvero costituire l’antidoto principe al decadimento.