Le opere incompiute di campobasso

Terminal, ‘cartellino giallo’ contro il Comune: “Approvato lo stesso progetto bocciato dall’Anticorruzione”

Si riaccende lo scontro su una delle opere incompiute del capoluogo. Roberto Gravina (M5S) accusa la giunta di centrosinistra: "Ha approvato un progetto agli sgoccioli del mandato con una giunta comunale di due assessori già passati nel centrodestra e ignorando i rilievi dell'Anac. Il terminal è il simbolo del fallimento dell'amministrazione".

Uscito dalla porta, rientra dalla finestra. Si potrebbe sintetizzare con un detto popolare il progetto sul Terminal degli autobus di Campobasso approvato agli sgoccioli della legislatura dalla giunta Battista e sul quale torna a puntare il dito il Movimento 5 Stelle. Il piano per il completamento dell’opera, di cui si parla da quasi 30 anni nel capoluogo molisano, è lo stesso finito nel mirino dell’Autorità Anticorruzione che aveva osservato le “violazioni della normativa” e il “comportamento contraddittorio” dell’amministrazione.

In pratica, il governo cittadino aveva “escluso l’opera dal Programma triennale delle opere pubbliche 2016/2019 (non ritenendola più di pubblica utilità)”, poi “valutando di pubblica utilità la proposta presentata dal raggruppamento temporaneo delle imprese composto da Califel srl, Co.Ge.Ted srl e da Angelo De Lisiis”, quest’ultimo proprietario del piccolo bar già presente nella struttura.

Secondo l’Anticorruzione la scelta della giunta comunale “non appare in linea con il dettato normativo il quale prevede che le attività di realizzazione dei lavori pubblici di importo superiore a 100.000 euro si svolge sulla base di un programma triennale e dei suoi aggiornamenti annuali che le amministrazioni predispongono e Approvano nel rispetto dei documenti programmatori”. Da qui il richiamo nei confronti del Comune.

Peccato che alcuni anni dopo quel progetto è stato tirato fuori dal cassetto e approvato dalla giunta, come denunciato dai 5 Stelle che questa mattina – 17 maggio – hanno convocato i giornalisti in via Vico. “Siamo qui perchè il terminal è il simbolo di un fallimento amministrativo che dura da oltre 20 anni e vorremmo che qualcuno comunicasse in modo più veritiero quanto ha fatto”, sottolinea Roberto Gravina nella conferenza stampa a cui partecipano anche Paola Felice, Simone Cretella e Luca Praitano. Il suo bersaglio è il primo cittadino uscente: “Del 95% delle cose che Antonio Battista dice di aver fatto, alla voce ‘zero’ c’è il Terminal di Campobasso”.

Il fronte viene aperto sulla nuova procedura scelta dal Comune per l’affidamento della struttura: “Cinque anni, una violazione di legge certificata dall’Autorità Anticorruzione ed una procedura riattivata in extremis con una giunta comunale di due assessori già passati nel centrodestra (ossia Massimo Sabusco e Francesco De Bernardo, ndr) ma, soprattutto, ignorando i rilievi della stessa Anac con possibili ripercussioni per il futuro, sia procedurali che economiche”. In particolare, insiste, la delibera approvata dalla giunta Battista lo scorso aprile “è lo stesso progetto già eccepito dall’Anac perchè violava il Codice degli appalti”.

Durante la conferenza stampa l’aspirante sindaco pentastellato ricorda che il Comune già ha pagato un risarcimento danni di oltre 3 milioni di euro per un altro errore commesso dall’amministrazione Di Fabio. Oggi “è stata attivata una procedura già eccepita dall’Anac nel 2016 e che ha comportato una perdita di tempo”. Ora l’amministrazione Battista ‘ci riprova’. Probabilmente, l’opinione di Gravina, “sarebbe stato più prudente che questa attività fosse stata compiuta dalla nuova giunta comunale”, ossia il governo che sarà eletto dopo le Amministrative del 26 maggio.

E poi: il danno, oltre la beffa. Per l’opposizione a 5 Stelle, aumenteranno i costi del nuovo progetto di completamento del Terminal degli autobus di via Vico per riparare i danni interni alla struttura.

Infine, la conferenza stampa è l’occasione per fare il punto su quelli che M5S reputa i flop dell’amministrazione guidata da Antonio Battista: “Non è stato aperto il cantiere della Tangenziale nord, nè sono stati avviati i lavori per le scuole e il rischio è che non saranno aperti nemmeno nel 2019 perchè c’è un vizio nel concorso di idee che abbiamo rilevato. Per non parlare dei parchi urbani, della piscina comunale di Colle dell’Orso. Niente sul verde. E la città – la stoccata finale di Gravina – non andrebbe presa in giro”.