La protesta

Sede Anas a rischio chiusura, lavoratori in presidio. Appello al governo: “In Val d’Aosta la chiusura è stata evitata”

Su proposta di Micaela Fanelli (Pd), il Consiglio regionale esprime contrarietà al piano di smantellamento e invia una missiva al premier, al ministro Toninelli e ai vertici dell'Anas.

Perchè in Valle d’Aosta la sede dell’Anas è stata salvata e qui in Molise sarà accorpata all’Abruzzo? E’ quello che si stanno chiedendo in questi giorni i dipendenti della società che ha avviato un piano di razionalizzazione di cui temono le conseguenze. Lo spettro della perdita del posto di lavoro, a loro dire, potrebbe concretizzarsi in breve tempo, nonostante le rassicurazioni dei vertici aziendali.

“L’aggregazione di due regioni, come nel caso di Molise e Abruzzo, prevista nel nuovo assetto organizzativo a livello territoriale di Anas, ha l’obiettivo di assicurare la razionalizzazione dei processi aziendali nel mantenimento del forte presidio del territorio per la manutenzione della rete, la realizzazione di nuove opere e le attività amministrative e gestionali”, hanno riferito nei giorni scorsi da Roma.

Spiegazioni che non hanno convinto dipendenti e organizzazioni sindacali.

Per chiedere una presa di posizione anche da parte del governo e del Consiglio regionale in vista del consiglio di amministrazione di Anas (in programma domani 8 maggio) i lavoratori si sono ritrovati ieri in presidio con i sindacati Fit Cisl, Uilpa Anas, Ugl, Snala Cisal: prima in via Genova, davanti a palazzo Vitale, poi in via IV Novembre, davanti a palazzo D’Aimmo.

A farsi portavoce delle loro istanze Micaela Fanelli, il capogruppo Pd, presente al picchetto organizzato nello spazio antistante la sede della Regione.

Anas Regione Molise

Un taglio illogico e senza alcuna giustificazione ammissibile – sottolinea l’esponente dem – che prevede l’istituzione di 16 strutture territoriali dei Compartimenti, fatta eccezione per il Molise e il Friuli Venezia Giulia (mentre per la Valle d’Aosta, che ha adottato una specifica e contraria delibera di Giunta regionale, il sottosegretario della Lega Edoardo Rixi ha già assicurato lo stralcio), stante tutte le ben note criticità della rete stradale regionale, il dissesto idrogeologico, le centinaia di ponti, gallerie e infrastrutture complesse presenti lungo i 663,79 chilometri regionali che difficilmente potranno essere efficacemente gestiti a distanza”.

Per la Fanelli siamo di fronte ad “una palese penalizzazione nei confronti del Molise, atteso che la Valle d’Aosta gestisce 143,61 chilometri, Friuli Venezia Giulia 199,02 chilometri, il Piemonte 696,48 chilometri (solo 32,7 chilometri in più rispetto al Molise) e la Liguria 644,57 chilometri (addirittura con circa 20,00 chilometri in meno rispetto al Molise) e nonostante questo, non hanno subito l’accorpamento mantenendo l’autonomia funzionale territoriali”.

Il Molise già è stato danneggiato dalla delocalizzazione di Enel, Telecom, Ferrovie dello Stato e Poste. Ora ‘tocca’ ad Anas che gestisce strade e le progettazioni di una serie di opere strategiche: variante all’abitato di Venafro con direttrice casello autostradale San Vittore; variante della Fondovalle del Tappino (SS 645) in corrispondenza della frana di Pietracatella; miglioramento della SS 87- Casacalenda, Larino; completamento della SS 86 Istonia; il Lotto Zero. Tali opere saranno bloccate dalla chiusura della sede molisana?

In Aula quindi la richiesta all’assessore leghista Mazzuto di “farsi carico, insieme ai parlamentari 5stelle, di ottenere dal Governo le stesse condizioni assicurate alla Valle d’Aosta, in attesa di investire direttamente della questione i due vicepremier Salvini e Di Maio, attesi nei prossimi giorni a Campobasso”. Il primo arriverà domani, 8 maggio, il secondo il 15.

Al termine dei lavori il Consiglio regionale ha inviato un appello congiunto al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, al ministro delle Infrastrutture  Danilo Toninelli e ai membri del Consiglio di Amministrazione dell’ente nazionale per le strade. Una missiva che si è aggiunta a quella del Governatore Toma inviato alla Direzione generale Anas.

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