Termoli

Porto in condizioni disastrose, ma la Regione non interviene e mette in bilancio pochissimi soldi

Un anno fa il Governatore Donato Toma aveva rassicurato il Comune che gli interventi di messa in sicurezza, ripristino della strada del molo e pulizia erano priorità. "Ora non rispondono nemmeno alle richieste" fa sapere il sindaco uscente e ricandidato, evidenziando quella che appare come una strategia pianificata di penalizzazione dell'Amministrazione termolese. E' la Regione infatti l'ente preposto al Porto, e nell'ultima Finanziaria ha stanziato solo qualche decina di migliaia di euro per il porto adriatico.

La strada che permette di arrivare all’ imbarco delle Isole Tremiti senza passare lungo la banchina dei pescherecci, con tutti i pericoli del caso, è chiusa dal gennaio 2018. E un anno e mezzo dopo è ancora così, malgrado i solleciti inviati sia dalla Capitaneria di Porto che dal Comune di Termoli alla Regione Molise, titolare della infrastruttura.

È la Regione Infatti l’autorità competente a gestire il porto di Termoli, area di demanio marittimo. Quella stessa Regione che, per bocca del governatore Donato Toma, un anno fa aveva rassicurato che gli interventi segnalati dal sindaco della città Angelo Sbrocca erano “priorità assolute”. Aveva garantito – ricorda oggi il primo cittadino che evidentemente è messo alle strette durante i confronti che si stanno susseguendo dagli avversari e ha voluto chiarire ancora una volta che il Comune in realtà non può alzare un dito per il porto della città, “che sarebbe stato immediatamente rifatto il manto stradale sia per quanto riguarda la strada franata che l’intera area del porto”.

Sempre Toma aveva garantito il rifacimento della segnaletica orizzontale e verticale con cartelli bande sonori, cordoli e transenne, la sostituzione degli arredi delle banchine d’attracco, il ripristino e l’illuminazione del molo. E ancora: Toma aveva promesso manutenzione, impianti di videosorveglianza e una attenta gestione dei rifiuti solidi urbani nell’ambito portuale. “Nulla di tutto questo è stato fatto e – riflette oggi Angelo Sbrocca a voce alta – evidentemente non si trattava di una priorità perché il porto si trova nelle stesse, se non peggiori condizioni”.

Nuovo sollecito da parte del sindaco a intervenire subito per ridare dignità al porto, l’unico peraltro di tutto il Molise, e all’intera città di Termoli. Sbrocca ha inviato una nuova lettera alla Regione e al governatore Donato Toma su una situazione che ritiene deprecabile. “Si ricorda dice che le autorità competente per la gestione del porto di Termoli è la regione poiché la relativa area fa parte del Demanio marittimo” scrive il sindaco, anche come risposta agli attacchi che provengono dai suoi avversari nella corsa alla fascia tricolore.

Il primo cittadino ha evidenziato nuovamente le diverse situazioni critiche e in particolare la totale assenza di manutenzione ordinaria e straordinaria “che ha comportato e sta comportando uno stato di degrado progressivo e inaccettabile”. Il sindaco ha sottolineato la mancanza di azioni urgenti e puntuali da parte della Regione riguardo al collasso della scogliera del molo nord est e alla conseguente chiusura della strada di accesso al molo, “con grave danno per i cittadini e per i turisti che in bus o in auto si recano all’imbarco per le isole Tremiti o ai parcheggi esistenti, con la conseguenza che ora quella tipologia di traffico è stata deviata con dannosa promiscuità sulla banchina portuale dove gli operatori della pesca lavorano con difficoltà”.

Nella lettera a Toma è stato evidenziato “l’evidente stato di sporcizia e l’assenza di un sistema metodico di pulizia dell’area portuale da parte della Regione. La pulizia del porto deve essere fatta dalla Regione”.

Operazione che a quanto pare e secondo una denuncia comune avviene raramente, così che soprattutto nel fine settimana ai residenti e ai turisti si presenta uno scenario di inciviltà e degrado.

Il Comune di Termoli, nonostante non abbia la competenza sull’area, è intervenuto in un caso, qualche settimana fa, perché proprio la situazione dei rifiuti era a un livello inaccettabile. In quell’occasione Il sindaco ha chiesto alla società Rieco che gestisce la raccolta porta a porta e rifiuti urbani nel resto della città un intervento straordinario, effettuato proprio perché la regione Molise non interveniva come avrebbe dovuto.

A questo si aggiunge quello che lo stesso sindaco ha riferito in più occasioni durante gli ultimi giorni, ovvero che nella Finanziaria regionale lo stanziamento per il porto di Termoli ammonta a poche decine di migliaia di euro. Una miseria, insufficiente finanche a riparare qualche lampione. E che apre al dubbio che ci sia, al momento, una precisa strategia elettorale da parte della maggioranza di centrodestra che guida la Regione nel voler penalizzare amministrazioni di centrosinistra. Anche il sindaco Antonio battista, nella sua Campobasso dove è ricandidato, ha suggerito in alcune interviste recenti un “raffreddamento” nei rapporti con la Regione per quanto attiene opere di competenza regionale che il capoluogo aspetta da tempo.

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