Bravura unita ad un pizzico di fortuna

Concerto primo maggio a Roma: sul palco anche un po’ di Termoli con Gabriele Frani

Si chiama Gabriele Frani, ha 26 anni ed oggi salirà sul palco del concertone del 1° maggio imbracciando la sua fedele compagna di vita, una chitarra che lui pizzica con una maestria incredibile, suonando note jazz e blues

Il concerto del 1° maggio a Roma, un’istituzione per gli amanti della musica nel mondo, quest’anno avrà un po’ di veracità termolese grazie ad un giovane chitarrista che salirà sul palco dell’evento più atteso della primavera: si chiama Gabriele Frani ed accompagnerà  il cantautore campano Ferdinando, vincitore del premio ‘Barezzi Road Contest’ con il brano sulla libertà femminile ‘Piume al vento’.

Gabriele nasce a Termoli 26 anni fa ed inizia i suoi studi di chitarra all’indomani del diploma liceale. La sua è una vocazione innata che gli scorre nelle vene, in quanto proviene da una famiglia di artisti, suo fratello infatti è un pittore. “Finito il liceo ho iniziato a studiare chitarra – commenta al telefono con Primonumero.it – Ho iniziato da zero perché quando mi sono iscritto all’università non avevo molta confidenza con questo strumento”.

Da questo momento la musica inizia a divenire parte integrante della sua vita, molto più di quanto lo sia mai stata. A Roma trova il suo palcoscenico: la ‘vecchia signora’ gli fornisce l’opportunità di studiare jazz e blues, generi che hanno radici nei canti afroamericani nati nella seconda metà dell’Ottocento e la prima decade del 1900 e che entreranno nelle corde di Gabriele, rendendolo un artista completo.

Gabriele Frani

Il suo è un approccio trasversale alla musica, un riflesso naturale di predilezioni legate al mondo creativo: “Ho sempre avuto una passione per l’arte, per la pittura e per la poesia. Dedicarmi alla musica è stato spontaneo, è una delle categorie più immediate tra le arti”. Un amore che è ampiamente ricambiato e che, oggi, è anche un lavoro: “Faccio il chitarrista qui a Roma, suono in giro per i locali romani, ma anche fuori. È un mondo che funziona a chiamate, basta riuscire ad entrare nel giro dei musicisti. Spesso capita, infatti, che si abbiano due ingaggi contemporaneamente e di dover rinunciare ad uno dei due. A quel punto chiami un amico e ti fai sostituire”.

Calcare la scena del concertone lo emoziona, essendo anche la sua prima esibizione su uno palcoscenico che offre una vetrina così ampia: l’evento, ideato da Maurizio Illuminato nel 1990, attira tra i 500 e gli 800mila spettatori ogni anno. Un’opportunità unica che in molti inseguono, ma solo pochi riescono ad afferrare e, diciamocela tutta, serve fortuna.

Proprio la dea bendata ha aiutato Gabriele a raggiungere questo traguardo: “Ho conosciuto Ferdinando sei mesi fa in maniera quasi fortuita – ha confessato a Primonumero.it – Lui aveva necessità di un chitarrista per registrare e si è imbattuto in un mio amico. La sorte ha voluto che non si siano mai incontrati, poiché il mio amico non ha potuto partecipare. A quel punto sono subentrato io, sostituendolo. Mi ha passato il testimone”.

Il suo futuro è ancora lungo e Gabriele non ha ancora le idee chiare anche se, a prescindere dalla strada che prenderà, una cosa non mancherà mai, la musica: “Non ho quasi mai pensato ad incidere un mio album. Non ho aspettative da solista, adoro suonare in gruppo e voglio continuare a fare questo. Vengo da una musica diversa dal cantautorato, sono un po’ più tecnico e questa è la mia fortuna”.

Gabriele è un ragazzo gentile, disponibile, intelligente, sa ciò che vuole ed ha una vena di timidezza che lo annovera tra i pochi giovani ancora  in grado di apprezzare le piccole cose della vita. La sua storia, come detto, inizia a Termoli, una cittadina di una piccola regione del centro sud che, una volta conosciuta, resta per sempre nel cuore. Un esempio che vale ancora di più per chi, nelle vene, ha la veracità termolese e sente il richiamo della ‘Mazz du Castill’, come ogni nativo che si rispetti: “Sono affezionatissimo a Termoli – conclude Gabriele – Torno spesso in città. Qui a Roma soffro, mi manca il mio mare”.

Il concerto del primo maggio, giunto alla sua 29esima edizione, sarà trasmesso su Rai Italia. Gabriele salirà sul palco intorno alle ore 15, ma potremmo dover attendere un po’ di più per vederlo ed ascoltarlo a causa della differita. A prescindere dall’orario, è un evento da non perdere, che vedrà protagonista anche un po’ di Termoli, quella che scorre nelle vene di Gabriele a cui facciamo un grosso ‘in bocca al lupo’.

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