Campobasso

Comunali, in corsa quattro candidati per il “consigliere straniero” che rappresenterà i migranti

Per la prima volta nel capoluogo è prevista anche l'elezione del consigliere straniere aggiunto. Oltre ai 32 nuovi inquilini di Palazzo San Giorgio sarà proclamato anche un rappresentante dei migranti extracomunitari che vivono e sono ormai radicati sul territorio cittadino

Per la prima volta a Campobasso, in occasione delle elezioni amministrative del 26 maggio prossimo, sarà possibile eleggere un consigliere comunale in rappresentanza dei migranti extracomunitari residenti nel capoluogo. Il percorso era stato avviato e perfezionato dall’Amministrazione Battista alcune settimane fa, ai sensi dello Statuto e del regolamento comunale. 

Il consigliere aggiunto parteciperà alle riunioni del Consiglio comunale e potrà portare, all’interno dell’Assise, proposte sui temi che riguardano la vita delle comunità di migranti che vivono in città.

La rete del “Villaggio eco solidale” dopo alcune assemblee pubbliche e con la presenza di numerosi rappresentanti dei migranti residenti a Campobasso, ha indicato – e sosterrà – le candidature della signora Kozak Marya, cittadina ucraina, 57 anni, di professione badante, e quella del signor Odi Maduabuchi Kelvin detto Madu 27 anni cittadini nigeriano.

A loro però si sono aggiunti altri due candidati.

Daoudi Jaouad, marocchino di 43 anni che vive da 12 anni nel capoluogo molisano e lavora come mediatore culturale in uno dei centri di accoglienza. Si candida per difendere i diritti di tanti migranti come lui – aveva detto intervistato da Primonumero nei giorni scorsi –  e lavorare per promuovere un’integrazione che ancora annaspa o fatica ad essere realmente radicata sul territorio.

Marocchino come lui è anche il quarto ed ultimo candidato Elouzi El Kmatir che di anni invece ne ha 63 e da tempo vive a Campobasso.

La figura del consigliere aggiunto, una sorta di ‘inquilino extra’ nell’assise civica, con diritto di voto, è stato introdotto dopo l’approvazione di una delibera da parte del Consiglio comunale.

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