Campobasso

Cala il consumo del latte, grave danno per salute ed economia: in campo tutte le organizzazioni di categoria

La Camera di commercio di Campobasso ha presentato questa mattina la seconda edizione di “latte nelle scuole” che punta ad educare i più piccoli al consumo della bevanda ma anche ad apprezzarne le qualità e le proprietà benefiche

Il latte fa bene alla salute ma anche all’economia. Il concetto è stato ribadito questa mattina in occasione della presentazione della seconda edizione “Latte nelle scuole”, promossa dalla Camera di Commercio e sostenuta da numerose associazioni di categoria.

L’iniziativa mira a sensibilizzare gli utenti sull’importanza del consumo di latte e prodotti derivati sia per la salute personale sia per l’economia locale.
Tra le associazioni particolarmente sensibili all’argomento anche la Coldiretti. Il direttore regionale Aniello Ascolese ha infatti ribadito a più riprese l’importanza economica e sociale dell’iniziativa che “punta a fronteggiare il notevole calo della domanda (circa il 20%) che sta colpendo la filiera lattiero-casearia, una delle più importanti del nostro Paese, con conseguenze fortemente negative per le imprese zootecniche oltre che dell’industria di trasformazione e commercializzazione del latte”.

“La produzione di latte – ha spiegato ancora il direttore della Coldiretti – parte dalla zootecnia, una branca essenziale del settore primario e dunque dell’economia regionale. Purtroppo però – ha osservato – questo comparto soffre ormai da troppi anni per una serie di problematiche che spingono sempre più imprenditori ad abbandonare l’attività. Quando ciò accade – ha sottolineato Ascolese – è l’intero intero territorio che ne subisce le conseguenze in termini socio-economici”.

“Troppe – osserva ancora Ascolese – sono le difficoltà che allevatori e agricoltori sono costretti ad affrontare quotidianamente: mancanza di infrastrutture, a cominciare da una rete viaria disastrata, che spesso impedisce addirittura l’approvvigionamento di foraggio per i capi, la chiusura di presidi sociali quali ad esempio scuole, farmacie, presidi delle forze dell’ordine, e non da ultimo, i bassissimi guadagni sulla vendita della materia prima che spesso non coprono i costi di produzione”.

“Per questo – ha concluso Ascolese – Coldiretti chiede ormai da anni politiche più attente alle necessità degli imprenditori agricoli e zootecnici i quali, pur nelle difficoltà, continuano ad operare in zone montane e svantaggiate, contribuendo in maniera determinante a sostenerne l’economia, preservandone anche la biodiversità. A tal proposito registriamo favorevolmente l’apertura dell’assessore all’Agricoltura, Nicola Cavaliere, che ha manifestato la volontà di procedere all’elaborazione di un Piano di sostegno e rilancio della zootecnia regionale perché gli imprenditori che operano in questo settore sono i veri custodi del nostro territorio che continuano ad operarvi sopportando spesso anche il peso delle calamità naturali ed i danni provocati dalla fauna selvatica”.

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