L'intervista 'scomoda'/2

Fine mandato per Battista tra annunci e difficoltà: “Nessun rimpianto, impegni mantenuti coi cittadini”

Urbanistica, raccolta differenziata, politiche culturali e campagna elettorale: le promesse del 2014, le cose fatte e quelle da fare ancora in questa intervista di Primonumero al sindaco uscente e ricandidato alla guida del centrosinistra Antonio Battista.

Cinque anni fa il sindaco di Campobasso Antonio Battista racchiuse, in poco più di 15 pagine, il suo programma elettorale. Dal 2014 a oggi esaminiamo le cose fatte e quelle lasciate a metà. Le promesse disattese, i casi che hanno fatto discutere maggiormente in città. Dalle eterne incompiute come il sottopasso del Terminal e la Tangenziale al centro storico, dall’attenzione per la sicurezza scolastica alla questione migranti, passando per le telecamere, l’uscita invernale dei Misteri e la rivoluzione della raccolta differenziata. Tutti temi che hanno esposto l’Amministrazione a critiche a volte feroci.

Il primo cittadino ha accettato di rispondere alle domande di Primonumero.it in una intervista sui suoi cinque anni di mandato. Battista oggi si ricandida alla guida del centrosinistra e dunque, oltre a poter fare un bilancio rispondendo alle nostre domande, è stato messo di fronte agli obiettivi annunciati e non raggiunti o raggiunti solo a metà.

Ma l’occasione è stata utile anche per parlare della campagna elettorale e dei suoi avversari, il centrodestra soprattutto, la coalizione che sente più lontana dal suo agire e dalla sua idea di ‘politica del fare’, in particolare per quanto riguarda le questioni accoglienza e sicurezza. Battista ha ribadito la convinzione di certe scelte fatte dicendo di non avere rimpianti per aver privilegiato investimenti a lungo termine come quelli sulle scuole.

Oggi queste sue decisioni sono sotto la lente dei cittadini che potranno giudicare le attività di questa legislatura il prossimo 26 maggio. 

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