Campobasso

Scatta il repulisti alla Sea: l’assemblea dei soci approva il bilancio, Cda decaduto

Si è consumato l'ultimo capitolo della guerra tra il Comune e la società partecipata che si occupa della raccolta rifiuti e dello sgombero neve. L'assemblea dei soci convocata per approvare il bilancio, si è svolta regolarmente nonostante l'assenza del presidente Stefano Sabatini e l'atto ha avviato la decadenza del consiglio di amministrazione

Decaduto ufficialmente il consiglio di amministrazione della Sea servizi e ambiente spa.

È l’ultimo capitolo della guerra che da qualche giorno sta tenendo banco tra la municipalizzata che si occupa della raccolta rifiuti e dello sgombero neve e l’amministrazione comunale di Campobasso.

Questa mattina si è consumata la rottura definitiva con l’assemblea dei soci che ha approvato il bilancio della società facendo scattare automaticamente la decadenza del consiglio di amministrazione presieduto dall’avvocato Stefano Sabatini e composto dall’imprenditore Gaetano di Niro e da Enza Iannetta. Questi ultimi presenti all’assemblea assieme ai revisori dei conti della Sea.

Sabatini aveva deciso di non presentarsi alla riunione considerando illegittima la convocazione di Palazzo San Giorgio che invece ha deciso di andare per la sua strada, forte di un parere legale richiesto ad uno studio di professionisti del capoluogo che ha confermato la prerogativa del sindaco Antonio Battista.

Il primo cittadino ora potrà scegliere il nuovo consiglio di amministrazione anche sulla base dei nominativi che sono arrivati in questi giorni dopo che il Comune ha pubblicato il nuovo avviso utile a reperire le professionalità.

Uno scenario che ricorda quanto fece l’ex sindaco di Campobasso Giuseppe Di Fabio:  azzerò i vertici della Sea poco tempo prima della scadenza del suo mandato per poi nominare la nuova governance.

Probabilmente un epilogo che molti si aspettavano oggi. Tra il Comune e la Società municipalizzata i rapporti erano sempre più tesi e sono precipitati, probabilmente, dopo che l’autorità anticorruzione ha deciso di avviare le indagini sull’acquisto della nuova sede di piazza Molise.
Azione che comporterà un esborso complessivo di oltre trecentomila euro tra acquisto e lavori di ristrutturazione, senza dimenticare l’affitto che la società ha dovuto pagare per il 2018 nella vecchia sede. A  surriscaldare gli animi fino al repulisti di oggi, non va dimenticato, ci ha pensato anche il clima elettorale che diventa via via più incandescente.
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