Termoli

Sbrocca confermato all’unanimità dal centrosinistra. Facciolla: “Chi nel Pd andrà contro la scelta sarà espulso”

Nessun colpo di scena. Il nome di D’Ambrosio fatto dalla minoranza e spifferato ai giornali come fosse un asso nella manica?  Una strategia senza sbocchi. Il segretario del partito Facciolla, che ha portato avanti il mandato di allargare la coalizione ottenendo però il no dell’avvocato De Michele, indicato come possibile candidato di una coalizione più ampia, replica: “Le regole devono valere per tutti”. Dunque, coerentemente col regolamento, lo Statuto e il percorso di condivisione fatto, si cambia registro: “Tesserati e militanti Pd che non aderiranno a Sbrocca e decideranno di appoggiare altri soggetti saranno raggiunti immediatamente dalla procedura di espulsione”.

La nota “ufficiale” arriva alle 10 e 30 di oggi, giovedì 11 aprile. “La coalizione di centro sinistra composta da Partito Democratico, Socialisti, + Europa, Centro Democratico, Idv e Federazione dei Comunisti, rinnova la propria fiducia ad Angelo Sbrocca come candidato sindaco per la Città di Termoli. La candidatura dello stesso, inoltre, ha trovato il voto unanime della Federazione del Basso Molise del Partito Democratico”. Nessun colpo di scena rispetto a quanto anticipato da Primonumero.it diversi giorni fa. Il sindaco uscente – come peraltro da regolamento stesso del Pd in caso di mancate Primarie – sarà alla guida di una coalizione che fa riferimento all’area del centrosinistra, il cui partito di maggiore peso è chiaramente il Partito Democratico.

La nota ufficiale sarebbe dovuta arrivare nel pomeriggio, dopo un nuovo passaggio in Federazione per la chiusura definitiva del negoziato aperto solo fino a ieri sera, quando per l’ultima volta – con l’accordo dello stesso sindaco Sbrocca – Facciolla ha chiesto la disponibilità all’avvocato e amico Antonio De Michele a mettersi alla guida di uno schieramento “allargato” con la presenza di liste civiche. Il penalista (che ormai è abituato a essere invitato a fare il sindaco a ogni competizione) ha detto “no, grazie”. Come era ampiamente prevedibile. Oggi pomeriggio il segretario Vittorio Facciolla avrebbe dovuto incontrare di nuovo la Federazione per chiudere la partita su Sbrocca.

Le comunicazioni mandate “di straforo” in giro da vari rappresentanti della minoranza Pd che fanno riferimento alla corrente di Laura Venittelli hanno convinto Facciolla ad anticipare i tempi della investitura. Il nome di Antonio D’Ambrosio, lo stesso che cinque anni fa aveva sostenuto il candidato sindaco Paolo Marinucci contro Sbrocca dopo aver perso le Primarie Pd, deve essere sembrato al segretario l’ennesima provocazione, funzionale solo a fare casino. “Non è nemmeno tesserato, non è nemmeno uomo del Pd. Ho letto perfino che il nome sarebbe stato proposto da Venittelli e Durante, ma Durante – con il quale ho parlato e col quale c’è massima collaborazione – è cascato dalle nuvole, smentendo la notizia. Deduco che c’è qualcuno che per mettermi in difficoltà fa circolare informazioni strumentali”.

E vabbè. Non è una novità per il Partito democratico. E’ sempre successo, è un cliché che si ripete da anni, incarnato di volta in volta dai vari Ruta, Leva, Venittelli, Totaro, Sciandra e via elencando. Una prassi – quella di spaccare il fronte interno, alzare la posta, bluffare, dividere e spezzettare favorendo le sconfitte, come la cronaca politica racconta da anni senza ombra di dubbio in merito – finora tollerata.

Vittorio Facciolla annuncia che da ora si cambia registro. “Il percorso avviato è stato improntato dal sottoscritto al massimo rigore e alla massima correttezza, oltre che al massimo rispetto delle regole del Pd il cu Statuto dice che a meno che non si facciano le Primarie si deve ricandidare l’uscente, specie se non ci sono ostacoli oggettivi o riserve sull’azione amministrativa e sulla robustezza politica della consiliatura. Detto questo, sia per Campobasso che per Termoli mi sono impegnato in un mandato esplorativo teso ad allargare il campo, che non ha avuto esito positivo.  Nessun dubbio dunque circa la riconferma di Battista a Campobasso e Angelo Sbrocca a Termoli, il cui nome peraltro è stato condiviso alla unanimità dalla federazione Pd Basso Molise”.

Premessa necessaria, per il segretario, a chiarire che le regole devono valere per tutti “come sono valse per me quando, per due anni consecutivi, il Pd non ha mi ha permesso di tesserarmi per aver fondato il Movimento unione per il Molise, che pure era a sostegno del Pd”. E ora le regole varranno per militanti e iscritti che si posizioneranno fuori dalla scelta condivisa.

Vittorio Facciolla, al quale tutto si può dire tranne che difetti in pragmatismo, è esplicito e lineare: “Rispetto al valore del percorso statutario e alla procedurale seguita è chiaro che chi va fuori dalle regole ne paga le conseguenze. Iscritti e militanti che si porranno fuori dal percorso decisionale del Pd si vedranno recapitare l’avvio immediato delle procedure finalizzate all’espulsione”. Chi non sosterrà Angelo Sbrocca e Antonio Battista dopo aver partecipato ai famosi tavoli presenziati proprio dal Pd, decidendo di violare una regola base del partito, sarà mandato via. Conseguenza logica di scelte soggettive.

Finora non è accaduto, ma la segreteria di Vittorio Facciolla non è la segreteria di Micaela Fanelli.