Borghi e tratturi

Il Molise scopre il turismo ‘lento’ sulle vie della transumanza: 46 comuni in rete, progetto nel Contratto di Conte

Tra i 252 progetti presentati per il Contratto di sviluppo ce n'è uno che valorizza la naturale vocazione turistica molisana puntando sui tratturi e sui borghi. "Ciclovia, ippovia e percorsi pedonali per favorire la fruibilità di queste antiche vie rurali", spiega Peppe Notartomaso, il sindaco di Campodipietra, capofila dell'idea progettuale. Per realizzarla occorrono 200 milioni.

Ancorato nel passato e nella tradizione pastorizia molisana, ma con prospettive di sviluppo per l’economia del nostro territorio. Coinvolge quasi la metà dei comuni molisani – ben 46 – uno dei 252 progetti candidati all’interno del Contratto di sviluppo istituzionale. I primi dati sono stati ufficializzati lunedì 15 aprile, nel corso della seconda visita a Campobasso del presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. Il turismo: è in questo il settore che si concentrano la maggior parte delle proposte presentate (88%), a conferma della naturale vocazione della nostra terra.

Tra queste c’è un’idea progettuale che sarebbe piaciuta parecchio: punta alla valorizzazione dei tratturi e dei borghi molisani. Una ‘rete’ di 300 chilometri su tre direttrici principali: il tratturo Lucera-Castel di Sangro, Pescasseroli-Candela e Celano-Foggia. Parliamo del progetto lanciato dal Comune di Campodipietra e prevede accanto alle antiche vie della transumanza ciclovie, ippovie e percorsi pedonali. In pratica, una ‘mobilità’ a 360 gradi, in grado di accontentare tutti i gusti e dunque di attirare diverse tipologie di turisti. A completare il progetto pacchetti turistici sulla ricettività.

“Coinvolgiamo tutti i tratturi del Molise su un unico progetto partendo dalla fruibilità del tratturo stesso con ciclovia, ippovia e percorso pedonale. In più ogni comune propone pacchetto di interventi di carattere turistico per implementare la ricettività”, spiega il sindaco di Campodipietra Peppe Notartomaso. “Questo progetto attualmente coinvolge 46 comuni, ma potrebbero essere di più perchè si è esteso a macchia d’olio, e punta alla valorizzazione dei borghi presenti nelle immediate vicinanze dei tratturi per garantire un’offerta turistica attrattiva per i turisti che partecipano al ‘cammino lento’ che sta andando tanto in voga”, sottolinea ancora.

Viaggi lenti, a piedi o in bicicletta, dunque: è la nuova frontiera del turismo italiano ed europeo. Un nuovo stile di vacanze che ha sempre più ‘adepti’, i quali scelgono il silenzio e la natura per staccare dai ritmi stressanti della vita quotidiana. Il Molise, con i suoi paesaggi mozzafiato lontani dal caos e dai grossi flussi, ha tutte le carte in regola per promuovere un turismo di questo tipo. Fra l’altro, la nostra regione ha a disposizione una marcia in più: i tratturi. 

“Possiamo valorizzare i tratturi, le ‘nostre’ terre rurali. Invitalia – aggiunge il primo cittadino – si occuperà poi della promozione turistica sui circuiti internazionali e questo è quello che ci ha confortato di più nell’esposizione a Invitalia (braccio operativo del governo per il Contratto di sviluppo, ndr). La menzione da parte del dottor Arcuri nell’incontro con il premier Giuseppe Conte e gli altri sindaci ci conforta: posso immaginare che questo progetto sia stato ‘battezzato'”.

C’è ottimismo sull’investimento: occorrono 200 milioni di euro e a disposizione ci sono i fondi della Programmazione europea 2014/2020 che ha destinato all’Italia  80 miliardi. Finora ne sono stati impegnati solo 4.