I dati dopo il cambio di gestione

Differenziata dell’Unione: bene i paesi piccoli, faticano Larino e Campomarino. Arrivano ecoisole e fototrappole

Il primo mese di raccolta porta a porta ha fatto impennare le percentuali di differenziazione dei rifiuti: San Giacomo schizza all’81 per cento, davanti a Petacciato, Portocannone e Montecilfone. Appena sopra il 50 per cento Larino e Campomarino, dove resta il problema dell’abbandono dell’immondizia. Presto verranno installate altre ecoisole dove gettare la spazzatura con la tessera sanitaria

I dati sugli ultimi mesi di raccolta differenziata affidati alla Tekneko non si conoscono, ma chi è nel settore assicura che nessuno dei nove Comuni dell’Unione Basso Biferno arrivasse al 20 per cento di differenziazione dei rifiuti. I primi 31 giorni dopo il cambio di gestione, con l’arrivo della Giuliani Environment, hanno invece fatto segnare un netto innalzamento con una media che sfiora il 64 per cento e un picco dell’81 a San Giacomo. Ma ancora non basta, perché gli abbandoni di immondizia proseguono e si sta cercando di correre ai ripari con fototrappole ed ecoisole. Ancora in alto mare invece il regolamento da applicare per poter fare delle multe.

Ci sono infatti chiare disparità nei risultati conseguiti dai Comuni che da quasi cinquanta giorni hanno cambiato la gestione della raccolta porta a porta. “Più facile nei paesi piccoli” fanno sapere i responsabili del servizio. Le difficoltà sono infatti nei paesi con estese contrade rurali, oppure in quelli che hanno la marina notevolmente distanziata dal centro abitato: in sostanza Campomarino lido e Costa Verde di Montenero di Bisaccia.

Ma ecco i risultati in dettaglio del mese di marzo. In testa per percentuale di raccolta differenziata c’è San Giacomo all’81 per cento. Al secondo posto Petacciato con 77, mentre sul podio a pari merito figurano Portocannone e Montecilfone a quota 76. Quindi Ururi al 75 per cento.

Bisogna scendere di parecchi punti per trovare il sesto paese della lista che è Guglionesi al 68 per cento. Arriva appena al 60 Montenero di Bisaccia, mentre sono poco sopra la metà percentuale Larino e Campomarino che chiudono la classifica col 57 per cento. La media è del 63,83 per cento.

Le tonnellate di secco indifferenziato prodotte sono in tutto 296mila ed è proprio Campomarino a ‘produrne’ di più: oltre 90mila. Poi 63mila a Larino e 60mila a Montenero. La Giuliani Environment assicura che le percentuali sono destinate a crescere nelle prossime settimane e già ad aprile ci si aspetta un innalzamento della differenziata. Tuttavia dei problemi permangono, a cominciare dall’abbandono indiscriminato dei sacchetti di spazzatura, nonché degli ingombranti.

Differenziata operatori

Ed è un discorso che vale tanto per Campomarino lido, dove le segnalazioni continuano ad arrivare, che per centri più piccoli come Petacciato, dove fra la stazione e la pineta si segnalano cumuli di rifiuti, fino alla piccola San Giacomo, dove la strada che conduce al tratturo continua a essere una via crucis della monnezza.

Quasi tutti i Comuni stanno correndo ai ripari dotandosi di fototrappole. Si tratta di dispositivi elettronici che posizionati in punti strategici captano anche dei minimi movimenti e scattano in automatico delle fotografie che per l’appunto beccano sul fatto i trasgressori.

In attesa che vengano adottati questi provvedimenti, non c’è ancora l’ombra di un regolamento dell’Unione o di qualche Comune, per far scattare delle multe contro i recidivi che non differenziano a dovere. Nei primi giorni dall’avvio del servizio, gli addetti della Giuliani Environment avevano posizionato bollini a raffica per segnalare prodotti o conferimenti non conformi ai cittadini che non avevano rispettato le regole. Dopo questo inizio però, è sembrata esserci meno attenzione. Qualcuno vocifera infatti che alcuni sindaci avrebbero chiesto agli addetti alla raccolta di chiudere un occhio per non far infuriare le persone, specie se in quei paesi le elezioni comunali sono dietro l’angolo.

Monnezza Petacciato

Ma le iniziative per ridurre l’abbandono dei rifiuti e migliorare il servizio passano anche dalla collaborazione fra l’Unione, la Giuliani e la ditta termolese Ecocontrol che produce le ecoisole, quei box già presenti in alcuni Comuni, dove poter gettare la spazzatura differenziata in qualsiasi momento utilizzando la proprio tessera sanitaria.

È previsto che nell’arco di pochi giorni solo Campomarino verrà dotata di altre 28 ecoisole di questo tipo che andranno ad aggiungersi alle 12 già funzionanti. Si tratta di un espediente pensato per dar modo ai vacanzieri che non hanno i mastelli colorati e che sostano pochi giorni al Lido, di poter gettare la spazzatura differenziandola e rispettando l’ambiente senza avere disagi. Inoltre nel centro di Campomarino Lido è prevista l’apertura prima del periodo estivo di un ecopunto dove i turisti potranno avere una speciale tessera, registrando i giorni di permanenza in loco e attraverso quella tessera utilizzare le ecoisole. Per altro Campomarino non sarà l’unico paese che incrementerà il proprio numero di ecobox. È in programma infatti la dotazione di una ecoisola per ognuno dei gli altri otto Comuni dell’Unione.

Inoltre a breve l’App Junker che viene già usata per conoscere al meglio dove e quando gettare ogni rifiuti, la stessa Ecocontrol lancerà una nuova applicazione per smartphone, attraverso la quale prenotare e gestire il ritiro di rifiuti ingombranti e sfalci d’erba condividendo la propria posizione e il materiale da smaltire con una semplice foto.

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