Ururi

Carrese 3 maggio, comune cerca 270 volontari per vigilare sul percorso

AAA cercasi volontari per la manifestazione della Carrese prevista ad Ururi il 3 maggio: è questa la richiesta che il sindaco Raffaele Primiani ha reso pubblica tramite la sua pagina facebook. Si tratta di una ricerca che coinvolgerà 270 persone che forniranno, a titolo del tutto gratuito, supporto lungo tutto il percorso della storica corsa e “si occuperanno di vigilare il tratto interessato – ha confermato il primo cittadino al telefono con Primonumero.it – E di allontanare le persone dai luoghi non consentiti al passaggio o alla sosta pedonale”.

Il messaggio, fanno sapere dal comune, è rivolto a tutti, residenti ad Ururi e non, che abbiano raggiunto la maggiore età e vogliano dare la propria disponibilità a prestare servizio durante il giorno della corsa. “Lo faranno solo dopo aver partecipato ad un corso gratuito messo a disposizione da noi – continua il sindaco – Tenuto da personale qualificato”.

Il tragitto della Carrese è abbastanza corposo, per questo il numero dei volontari è così alto: “Saranno posizionati a distanza di 25 metri l’uno dall’altro – ha aggiunto Primiani – In modo da consentire la copertura dell’intero percorso”.

Per diventare parte integrante della macchina organizzativa della manifestazione è necessario recarsi nel Municipio di Ururi muniti di un documento di identità in corso di validità ed il certificato anamnestico: un tipo particolare di attestato che indica se il paziente presenta particolari patologie o condizioni fisiologiche, che viene rilasciato dal medico di famiglia o da uno specialista.

Al momento “abbiamo raccolto circa 70 domande – ha concluso il primo cittadino – C’è tempo fino al 20 aprile per dare la propria disponibilità ed il sabato successivo, di pomeriggio, inizieremo il corso”. La richiesta giunge in seguito all’entrata in vigore delle nuove normative relative alla safety e security, ovvero la sicurezza nelle manifestazioni pubbliche, che pone numerosi vincoli circa le misure di contenimento del rischio in relazione a celebrazioni che svolgono in luoghi aperti.

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