Area urbana di termoli

125 borse lavoro per chi è in difficoltà, ecco come fare domanda per 6 mesi di lavoro

In arrivo 125 borse lavoro da suddividere nei Comuni di Termoli, Campomarino, Guglionesi e San Giacomo degli Schiavoni ovvero i 4 Comuni raggruppati nell'ente denominato 'Area urbana'. I tirocini saranno finanziati tramite il Fondo sociale Europeo

Sono in arrivo 125 borse lavoro per soggetti e lavoratori svantaggiati tra i 18 e i 64 anni nei Comuni di Termoli, Campomarino, Guglionesi e San Giacomo degli Schiavoni.

Nel giro di pochi giorni (una data certa non c’è ma è imminente) sarà pubblicato un avviso pubblico dell’Area urbana che ha come capofila il Comune di Termoli e che comprende appunto Campomarino, Guglionesi e San Giacomo. Un lavoro di rete tra queste Amministrazioni e in sinergia con la Regione ha permesso di intercettare fondi dell’Unione Europea (del Fondo sociale europeo) che permetteranno a molte famiglie di avere “una boccata d’ossigeno”, come è stata definita in conferenza stampa oggi – 9 aprile – nella sala consiliare di Termoli alla presenza dell’assessore alle Politiche sociali Maria Chimisso, dei sindaci di San Giacomo e Guglionesi, Costanzo Della Porta e Mario Bellotti, del dirigente ai servizi sociali Marcello Vecchiarelli. Presenti per l’Amministrazione anche Manuela Vigilante e Oscar Scurti. Assente invece, ma solo per motivi istituzionali, l’assessore al Sociale Anna Saracino del Comune di Campomarino.

I potenziali beneficiari potranno rivolgersi direttamente agli uffici di Servizio sociale dei propri Comuni, sono anzi invitati a farlo per essere guidati nella corretta compilazione della domanda comprensiva di tutti gli allegati. La domanda andrà poi inoltrata (a mezzo pec, raccomandata A/R o a mano in busta chiusa) tra il 12 aprile e il 2 maggio al Comune di Termoli, ente capofila che gestirà tutta la documentazione. I tirocini, come detto, saranno 125, suddivisi in base alla popolosità del Comune: 84 per Termoli, 21 per Campomarino, 15 per Guglionesi, 5 per San Giacomo.

Alla domanda andrà allegata tutta la documentazione richiesta e in particolare sarà necessario l’Isee perché per beneficiare della misura esso dovrà essere inferiore  a 9.360 euro (in pratica la stessa soglia del Reddito di cittadinanza così come del precedente Rei). Saranno tanti i requisiti presi in considerazione: necessario essere inoccupati o disoccupati da almeno 24 mesi. Ma si valuterà anche il disagio abitativo, l’età e il numero di eventuali minori a carico.

Verrà poi stilata una graduatoria dei beneficiari per ognuno dei 4 Comuni. Il tirocinio avrà una durata di 6 mesi, un’indennità di 500 euro al mese (dunque 3mila euro per i 6 mesi complessivi), un periodo formativo iniziale e un’attestazione delle competenze acquisite al termine. Uno strumento di politica attiva del lavoro “a metà tra formazione e lavoro”. I soggetti che verranno selezionati percepiranno, oltre all’indennità, un voucher formativo di 134 euro e un altro a fini assicurativi. Il periodo di tirocinio – come spiegato dal dirigente Vecchiarelli che ha fornito tutti i dettagli della misura – potrà essere svolto presso le Pubbliche Amministrazioni stesse o presso privati cui l’Ente pubblico ha esternalizzato un servizio. Il progetto di tirocinio verrà stilato tenendo conto delle competenze del tirocinante e delle sue pregresse esperienze. Verrà fatto un incrocio tra domanda e offerta con l’ausilio del Centro per l’Impiego (o altre agenzie regionali) per stilare un progetto personalizzato.

Soddisfatti tutti i rappresentanti dei vari Comuni, che hanno lavorato in rete nell’ambito di questa raggruppamento che riscuote molto favore. “È uno strumento molto importante per le nostre amministrazioni, che ci permette di recepire fondi comunitari che altrimenti sarebbero persi”, così Della Porta che ha suggerito di implementare l’Area Urbana così come l’Ufficio Europa del Comune di Termoli in quanto risorse preziose. Gli ha fatto eco il sindaco Bellotti: “Crediamo molto all’Area Urbana che, più dell’Unione dei Comuni, è funzionale e iniziamo a vederne i frutti”.

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Già perché l’Area (o Autorità) Urbana è un soggetto intermedio tra Comuni e Regione e permette di intercettare fondi europei, in questo caso parliamo di fondi Por F.s.e.. E questo dei tirocini è solo uno dei 6 progetti che la Regione ha approvato. Degli altri se ne dirà quando diverranno esecutivi ma un’anticipazione è stata fornita. Ad esempio San Giacomo si avvarrà di questi fondi per riqualificare la Villa Romana. E altri interventi di valorizzazione del patrimonio ambientale, archeologico e culturale sono in dirittura d’arrivo per gli altri Comuni.

Un intervento che si inserisce – come sottolineato dalla vicesindaco Chimisso – in una strategia urbana più complessa che ha alla base la riqualificazione e il recupero funzionale di aree degradate. Vigilante e Scurti hanno sottolineato la ratio di inclusione sociale che questi interventi hanno. “Con questa misura ridiamo dignità a tante famiglie”.

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