Verso le comunali

Sbrocca: “Io ricandidato? Sì, se ci sono le condizioni”. Si cerca l’alleanza al centro, possibili 7 liste

Il primo cittadino termolese non ufficializza quello che in ambienti vicini al centrosinistra appare scontato, senza dover passare per le primarie come invece appare possibile a Campobasso. In maggioranza si lavora per tenere in squadra gli esponenti dei Popolari di Niro, mentre si profila la creazione di almeno 6 liste a sostegno dell'attuale fascia tricolore

La ricandidatura di Angelo Sbrocca a sindaco non appare in discussione, né sembra ipotizzabile fare ricorso alle primarie che avrebbero l’effetto di un atto di sfiducia nei confronti dell’attuale primo cittadino termolese da parte della sua coalizione. Ma interrogato sul tema, il sindaco nega che la cosa sia ufficiale: “è ancora presto, vediamo se ci sono le condizioni per la ricandidatura”. Una frase che fa il paio con quella del neo segretario Vittorino Facciolla. “A Termoli non ci sono movimenti civici come a Campobasso che ci consentano di allargare il campo”.

Già, pare questa la conditio sine qua non per rivedere Sbrocca in corsa per il più alto scranno del municipio. Quella che lo dovrebbe sostenere alle amministrative del prossimo 26 maggio non sarà infatti una coalizione di centrosinistra in senso classico, ma uno schieramento più spostato al centro e con pochissimi simboli di partito, forse addirittura uno soltanto.
Che è quello del Partito Democratico chiaramente, formazione per la quale Sbrocca è tesserato da tempo e che da poche settimane vede alla segreteria regionale proprio colui che nel 2014 fu il maggiore sponsor della sua corsa a sindaco, cioè il consigliere regionale Vittorino Facciolla. “Ritengo di avere la fiducia dell’intero partito” ha commentato a primonumero.it Angelo Sbrocca, pur non volendo dare per scontata la sua ricandidatura.

Tuttavia è risaputo come una parte consistente ma non maggioritaria del Pd termolese non veda di buon occhio il suo nome. Si tratta della corrente che fa capo a Laura Venittelli, che alle Primarie regionali ha sostenuto Michele Durante e che a differenza dell’altro candidato, Stefano Buono, non ha espresso pubblicamente il proprio riconoscimento all’affermazione di Facciolla. In Consiglio comunale siede inoltre l’unico fra i 16 consiglieri della maggioranza eletta con Sbrocca 5 anni fa ad essere ormai fuori dalla cerchia.

Si tratta di Antonio Sciandra, già capogruppo dem in Comune e fedelissimo dell’ex deputata Laura Venittelli. Come intende schierarsi questa corrente alle prossime comunali non è ancora certo. A parole il sostegno a Sbrocca non c’è, ma sembra difficile da ipotizzare che possano schierarsi contro una coalizione che vede in prima linea il Pd. Il regolamento dei Dem infatti prevede la ‘scomunica’, in sostanza l’espulsione dal partito per chi si candida contro il partito. Non si può escludere che, come fatto da Durante e i suoi a Campobasso, anche a Termoli il gruppo vicino a Roberto Ruta possa chiedere le primarie di coalizione, di fatto mettendo in discussione la guida di Sbrocca.

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Ma se questa grana non sembra preoccupare più di tanto Facciolla e i suoi, più difficile appare il tentativo di confermare nel centrosinistra, sempre se ha ancora senso chiamarlo così, quei consiglieri vicini alle posizioni dei Popolari di Niro. I quali in cinque anni di consiliatura non hanno mai mostrato alcuna tentazione di mettere i bastoni fra le ruote all’operato della Giunta Sbrocca. Tuttavia è risaputo che i Popolari stiano partecipando attivamente al tavolo di centrodestra e siano per altro consapevoli di essere l’ago della bilancia, assieme ad altre formazioni di centro, di una competizione che potrebbe essere più equilibrata di quella che si ipotizzava prima di Natale. Insomma i centristi sono corteggiati da ambo gli schieramenti e potrebbero decidere soltanto a pochi giorni dalla presentazione delle liste, il cui termine ultimo è fissato al 27 aprile prossimo.

Un’indicazione importante potrebbe arrivare dalla scelta del candidato sindaco del centrodestra: qualora dovesse essere un personaggio noto, che ha già amministrato Termoli, per i Popolari potrebbe essere molto difficile tornare sui propri passi e sposare di nuovo l’alleanza abbandonata nell’inverno 2014 quando proprio da loro arrivò il colpo di grazia alla già traballante esperienza amministrativa di Antonio Di Brino.

Che siano in squadra o no, intanto i ‘pretoriani’ di Angelo Sbrocca hanno da tempo iniziato a muoversi per la costruzione delle liste, consapevoli che alla fine l’attuale sindaco dirà di sì. Allo stato attuale emergono dai ‘si dice’ almeno sei potenziali formazioni. Innanzitutto il Pd, che probabilmente avrà fra le sue fila l’attuale vice segretaria regionale, la vice sindaco Maria Chimisso. Poi ci dovrebbe essere una lista di diretta emanazione del primo cittadino, forse simile a quella che nel 2014 fu ‘VotaxTe – Sbrocca sindaco”. Un’altra civica dovrebbe mettere insieme personaggi vicini al segretario Pd Facciolla, il cui peso politico a Termoli è risaputo.

Tre le possibili novità: una è rappresentata dal passaggio con l’attuale schieramento di maggioranza di esponenti della società civile, alcuni dei quali ex amministratori, che nel 2014 appoggiarono la candidatura di Paolo Marinucci. Gente che ha sempre votato per il centrosinistra e che riconosce in Sbrocca l’unica alternativa possibile a una vittoria del centrodestra o del MoVimento Cinque Stelle. Altre due liste potrebbero invece portare a Termoli altrettante formazioni nazionali. Una è ‘Italia in Comune’, la compagine che fa riferimento al sindaco di Parma Federico Pizzarotti, ex grillino fuoriuscita dal M5S e vicino in tutta Italia alle posizioni del centrosinistra, tanto che appoggerà in Piemonte il governatore uscente Sergio Chiamparino, uomo simbolo dei dem a Torino e dintorni.
Ultima possibile formazione è quella denominata ‘Siamo Europei’, di diretta emanazione del manifesto progressista ed europeista lanciato nei mesi scorsi dall’ex ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, che chiede al Pd e alle altre forze progressiste di presentarsi uniti alle elezioni europee del maggio prossimo.

Difficile dire oggi se quei simboli saranno realmente sulla scheda elettorale che verrà consegnata ai termolesi che si recheranno alle urne, ma è sicuro che la costruzione delle liste è partita e in qualche caso sembra già a buon punto. Ultima ipotesi da tenere in considerazione quella di una lista di matrice centristra, vicina al mondo cattolico, nella quale potrebbero confluire proprio gli esponenti dei Popolari che decideranno di non seguire l’indicazione di stare col centrodestra come accade in Regione con Toma, e di rimanere invece al fianco di Sbrocca nella sfida delle amministrative.

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