Il futuro del san timoteo

Punto nascite di Termoli, una speranza dal calo di natalità: “Il limite di 500 parti all’anno potrebbe scendere”

Annunciati fra i relatori, i vertici dell'azienda sanitaria e il commissario Angelo Giustini assenti ingiustificati all'incontro voluto dal reparto di Ginecologia per parlare del Punto Nascite di Termoli. Per il primario Molinari "il Ministero potrebbe rivedere la cifra di 500 parti all'anno"

Nella giornata dedicata alle donne, non resta che aggrapparsi alla tenacia delle mamme. Sono loro, assieme a qualche papà e diversi addetti ai lavori, a tentare di riempire il vecchio cinema Sant’Antonio, riuscendoci solo in parte, per un incontro organizzato dal reparto di Ginecologia del San Timoteo di Termoli. Un appuntamento per dire ‘noi ci siamo, il Punto Nascite bassomolisano c’è e può sopravvivere ai tagli’. Peccato che il commissario e il subcommissario alla Sanità marcano visita anche stavolta e i vertici Asrem fanno lo stesso. La speranza sta invece nelle parole del primario, il dottor Molinari: “Con la detanalità che c’è in Italia, il limite di 500 parti per ospedale potrebbe essere rivisto”.

L’impressione che se ne ricava, in un incontro che in teoria avrebbe dovuto essere di grande richiamo, è di un ospedale lasciato al suo destino, fatto di medici che lottano in prima linea, come il primario (facente funzione) di Ginecologia Bernardino Molinari. Il quale illustra i risultati e spiega quanto di buono il reparto sta facendo in questi anni difficili. Ma è anche un ospedale fatto di pazienti, mamme ma non solo, che tante volte si sono trovati a far fronte con piccoli e grandi disagi.

A questi, alle carenze dell’offerta sanitaria pubblica, ai problemi che vanno risolti pena un ulteriore abbassamento dei livelli di assistenza, non viene data risposta. Un po’ come era successo mesi fa, quando l’associazione San Timoteo aveva chiamato tutti a raccolta per saperne di più sul futuro dell’ospedale. Anche oggi assenti il commissario Angelo Giustini e la sua vice Ida Grossi, il governatore Donato Toma, i vertici Asrem Gennaro Sosto, Lolita Gallo, Antonio Lucchetti, Giovanni Giorgetta. Arrivato a convegno iniziato Antonio Forciniti.

Incontro punto nascite Termoli

Fra i relatori annunciati sulla locandina, salgono sul palco oltre al dottor Molinari solo il vescovo Gianfranco De Luca, il sindaco Angelo Sbrocca e la direttrice unica dei presidi sanitari Michelina Morelli, oltre all’ex direttore sanitario Filippo Vitale, che però è in pensione da qualche mese e di certo non gli si posono chiedere delucidazioni sul futuro. Fra il pubblico, come detto, tanti genitori recenti o prossimi, comprese le mamme premiate per avere donato il cordone ombelicale. Presenti poi diversi medici del territorio, qualche amministratore come i sindaci di Petacciato e Campomarino, e pochi altri – ma interessati – cittadini bassomolisani.

Così, mentre il vescovo De Luca parla apertamente di “responsabilità politiche” e poi ancora di “soluzioni che devono guardare al bene comune”, il dottor Molinari difende l’operato del suo reparto, ma ammette che i 350 parti circa dell’anno 2018 non possono essere sufficienti. “Il Ministero potrebbe rivedere la soglia delle 500 nascite annue per singolo ospedale, visto il basso tasso di natalità in Italia”. Peccato che nessuno con contatti diretti col Ministero si sia degnato di essere presente.

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