Nuova rotonda, più sicurezza: si potrebbe riassumere così la realizzazione del nuovo rondò di Rio Vivo, che sta trasformando l’intersezione tra il centro abitato e l’ingresso della scuola dell’infanzia. Con la sua particolarissima forma che richiama alla mente un chicco d’uva schiacciato al centro ed i suoi venti centimetri di altezza, la mini costruzione sta prendendo velocemente forma. Questa mattina, lunedì 4 marzo, gli operai della ditta Gr Service, società termolese del gruppo Zitti che si è aggiudicata l’appalto, sono al lavoro per terminare gli ultimi particolari.
Accanto alla mini rotatoria saranno risistemati i marciapiedi, con la creazione di nuove rampe d’accesso e relativo stringi passo che consentirà un attraversamento più sicuro. Gli operai stanno operando anche all’interno del parcheggio che, soprattutto in estate, rappresenta un’isola felice per la sosta delle vetture degli amanti del mare: l’area sarà risistemata proprio in vista della bella stagione, con nuovi marciapiedi. L’ultima tranche di interventi riguarda il posizionamento di apposita segnaletica, orizzontale e verticale, ed il posizionamento di segnali luminosi, lampeggianti ed a risparmio energetico grazie ai pannelli fotovoltaici, che avvertiranno i veicoli del pericolo.
La struttura è stata prevista all’interno di un progetto più ampio che prevede la totale messa in sicurezza del popoloso quartiere alla periferia sud di Termoli. Un lavoro che ha un costo complessivo di quasi 52mila euro e che risponde alle richieste dei residenti di aumentare la tranquillità del quartiere. Non è una novità che il rettilineo che collega il centro cittadino alla zona industriale ed alle cittadine limitrofe venga scambiato per un circuito di Formula 1, come non fanno più clamore i pali della luce piegati, i marciapiedi o i muri delle case abbattuti da qualche moderno Schumacher che transita in zona.
Un’opera cruciale in tema di sicurezza e decoro urbano che si aggiunge alle altre costruzioni che sono state realizzate nelle scorse settimane in una delle zone a più alto rischio di incidenti e dove, gli incroci pericolosi ed il piede schiacciato sull’acceleratore, hanno creato numerosi sinistri e perfino un mortale. Oltre ad essere un elemento piacevole, data la sua forma che richiama un chicco d’uva od il numero otto, seppur dalla forma più oblunga, costringerà gli automobilisti a ridurre drasticamente la velocità proprio in prossimità della scuola e del centro abitato. Al contrario, si rischia di finire frontalmente contro il muretto che delinea la proprietà scolastica.
Da tempo l’amministrazione comunale mirava alla creazione di un piano strategico per ridurre al minimo i pericoli per i pedoni, principalmente, costretti a fare il segno della croce prima di attraversare la strada e per gli automobilisti che, in barba al limite che impone una velocità massima di 30 chilometri orari, continuano a percorrerla in maniera spedita, con tutti i rischi del caso. Con questi provvedimenti si dovrebbe essere in grado di scongiurare incidenti stradali, spesso causati dalla velocità elevata dei mezzi, privilegiando una viabilità più intuitiva.