Campobasso

Battista a muso duro contro Federico: “L’onorevole non sa di cosa parla”

Il sindaco replica al parlamentare pentastellato: “Quei nove milioni sono pochi per far fronte a tutte le esigenze di questa regione”. E ricorda l’emergenza delle infrastrutture e l’urgenza di un rilancio economico ed occupazionale

Nella replica al parlamentare pentastellato Antonio Federico, il sindaco Antonio Battista risponde a muso duro al quale ribadisce “il concetto che i 9 milioni di euro, risultato sbandierato come fosse una panacea, sono pochi per far fronte alle reali esigenze di questa regione”.

Esigenze che, nella veste di sindaco e di presidente della Provincia, Battista ammette di conoscere bene e che “l’esponente dei 5 Stelle dovrebbe conoscere ancor meglio e tutelare a spada tratta perché parliamo dello stesso territorio e della stessa comunità. Tutela che non ha colore politico, o che non dovrebbe averlo. L’onorevole ha scritto che il mio intervento postato sui social è stato mosso da malafede o da incompetenza aggiungendo che i 9 milioni di euro sono solo la prima tranche di un stanziamento a noi destinato. Ebbene sottolineo ancora una volta che la somma è irrisoria, ma allo stesso tempo mi auguro che l’onorevole abbia ragione: se dovessero arrivare ulteriori fondi, non esiterò a manifestare i miei apprezzamenti, come ho già fatto in altre occasioni. Amo la mia terra e da anni mi batto affinché non venga penalizzata solo perché periferica”.

Battista parla di necessità concrete citando le infrastrutture e il rilancio economico ed occupazionale, esigenze che “si scontrano con le volontà di un governo che incoraggia il regionalismo differenziato, che promuove lo spopolamento istituzionale e che non ha avuto remore a privarci anche di finanziamenti, che già ci erano stati accordati, come quelli destinati alle periferie. Un’importante opportunità di sviluppo per il capoluogo e per la creazione di un prezioso indotto che avrebbe riqualificato aree abbandonate e creato posti di lavoro. Una mossa che ci ha tarpato le ali frenando un percorso di crescita su cui avevamo investito speranze ed energie”.

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